OTRANTO (LE) -Dopo gli sbarchi arriva la droga. Oltre due quintali di marijuana. Traffico, stavolta di sostanze stupefacenti, nel Canale d’Otranto, lungo lo stesso tratto interessato, solo pochi giorni fa, dal tragico naufragio di un’imbarcazione
con a bordo 11 persone, sette delle quali ancora disperse.
Nelle scorse ore gli uomini della Squadriglia navale della Guardia di Finanza di Otranto e Gallipoli, hanno recuperato il grosso quantitativo di marijuana, di presumibile provenineza albanese, a cinque miglia dalla costa salemntina.
La droga, per l’esattezza 220 chili, era suddivisia in78 inolucri di cellophane. Ad accorgersi dei panetti in mare, sono stati i finanzieri impegnati in un normale servizio di perlustrazione dello specchio d’acqua che va da Santa Cesarea fino al Capo di Leuca.
Impossibile non notarli. I 78 involucri galleggiavano, il che ha reso anche facile il recupero e successivo trasporto sulla terra ferma. Stesso recupero, a poche miglia di distanza, è stato effettuato dai carabinieri. 19 i chili recuperati nella zona di Castro.
Le indagini puntano a chiarirne la provenienza, anche se da un primo esame, la marjuana sembra essere stata confezionata e imballata in Albania.
Dei trafficanti nessuna traccia, e le verifiche serviranno a capire se il carico abbia qualcosa a che vedere con gli sbarchi degli ultimi giorni.
E a proposito dei sette dispersi, le ricerche sono state sospese. Non del tutto, ovviamente, perchè ripredneranno con le normali attività di pattugliamento.
di Mariella Tamborrino