BRINDISI – Altro che rinforzi in arrivo. Dopo l’attentato con fini di strage del 19 maggio all’Istituto professionale Morvillo Falcone e l’assalto di tipo quasi militare ai furgoni blindati della Sveviapol
di venerdì sulla superstrada Brindisi-Taranto la questione dell’ordine pubblico è più che mai infuocata. E a fronte dei rinforzi annunciati dal governo, pare invece che la realtà sia fatta solo di tagli come nel caso della Polizia ferroviaria.
A lanciare l’allarme sono i sindacati di Polizia Siulp, Sap e Silp, che con i loro Segretari provinciali (rispettivamente, Domenico Conte, Francesco Pulli e Marcello Capodieci) tornano a denunciare la politica dei tagli che colpisce l’apparato della sicurezza a Brindisi con una lettera aperta inviata al Ministro Anna Maria Cancellieri, al Capo della Polizia di Stato Antonio Manganelli, ai dipartimenti interessati, al Prefetto di Brindisi Nicola Prete, ai Sindaci di Brindisi, Mesagne e Ostuni, al Presidente della Provincia e naturalmente al Questore Alfonso Terribile.
“Si è appreso che con il pretesto della ‘Spending review’ – dicono – il Dipartimento della Pubblica Sicurezza avrebbe previsto di chiudere la Sottosezione Polizia Ferroviaria di Brindisi. E non solo! L’intero compartimento di Polizia Ferroviaria della Puglia vedrebbe cancellati anche gli Uffici di Barletta, Campobasso e Metaponto e fortemente ridimensionati altri uffici. Vasti territori, con elevati indici delinquenziali e le ‘metropoli lineari’ ferroviarie resterebbero del tutto privi della presenza di un ufficio di Polizia”.
I sindacati fanno anche una panoramica della situazione sul territorio definendo miserevoli le condizioni dei Commissariati di polizia distaccati per mancanza di risorse umane e di mezzi. “Il Commissariato di Mesagne è ancora chiamato a contrastare la criminalità organizzata di stampo mafioso mentre per il Commissariato di Ostuni, si avvicina la stagione estiva con il suo aumento esponenziale di turisti e di manifestazioni connesse. Pauroso il sotto-organico anche della Polizia Ferroviaria di Brindisi: mancano 20 unità sulle 35 previste. Eppure lo scalo Ferroviario di Brindisi, come stabilito nel Comitato Provinciale per l’Ordine e Sicurezza Pubblica del 15 luglio 2007, è ritenuto uno dei maggiori obiettivi sensibili di questo Capoluogo. L’organico della Polizia Ferroviaria – suggeriscono i sindacati – andrebbe ripianato con giovani poliziotti specializzati e il Gruppo Ferrovie dello Stato dovrebbe essere chiamato ad integrare il moderno sistema di video sorveglianza. I calcoli del Ministero dell’Interno – concludono i sindacati di polizia – ci appaiono sbagliati e speriamo che siano al più presto smentiti. Arretrare a Brindisi e abbandonare le linee di trasporto della Puglia e del Meridione significa abbandonare l’Italia”.