LECCE – La Regione Puglia contro la Regione Sicilia ‘rea’ di aver autorizzato l’impianto di viti e la produzione di vino Primitivo: “Siamo pronti a una dura opposizione, in tutte le sedi consentite”, in caso di inserimento della varietà “in disciplinari Dop o Igp diversi da quelli che già lo consentono”. Questo l’annuncio della Regione Puglia, dopo la levata di scudi di Coldiretti che, appena appresa la notizia, ha invocato una presa di posizione netta da parte delle istituzioni.
Il successo del Primitivo pugliese è testimoniato dall’alto gradimento che riscuote in Italia, posizionandosi al secondo posto della classifica delle vendite (+21%), seguito al quarto posto dal Negroamaro pugliese.
“Va assolutamente scongiurato che in fase di modifica del decreto ministeriale sull’etichettatura dei vini del 13 agosto 2012 -scrive l’associazione- sia data la possibilità ad altre regioni di coltivare il vitigno autoctono pugliese”.