SALENTO – La Puglia è tra le cinque regioni italiane più a rischio sicurezza sul lavoro. E’ quanto emerge dal report dell’Osservatorio sulla Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering.
Sotto i riflettori il periodo che va da gennaio a settembre 2023. Secondo questo dossier si registrano 36,3 incidenti mortali sul lavoro ogni milione di abitanti. Un dato che colloca la nostra regione al quarto posto assoluto, dietro Molise, Umbria e Abruzzo, e prima della Campania.
Lo studio dei dati realizzato dall’Osservatorio mestrino fa emergere le maggiori fragilità della sicurezza nel Paese attraverso le incidenze di mortalità: giovanissimi, stranieri e anziani. Sono soprattutto questi ultimi ad avere la peggio primeggiando in questa preoccupante classifica. L’incidenza più elevata si registra proprio tra gli ultra sessantacinquenni (97,5), seguita dalla fascia di lavoratori compresi tra i 55 e i 64 anni (44,1).
In Italia le donne che hanno perso la vita da gennaio a settembre 2023 sono 34, mentre 20 sono morte mentre si recavano o rientravano dal lavoro. Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 113.
I giorni da bollino nero della settimana sono il lunedì e il mercoledì. Quanto alle attività produttive i settori più a rischio sono quelli delle Costruzioni, dei Trasporti e Magazzinaggio, delle Attività Manifatturiere e del Commercio.
Ma vediamo in dettaglio cosa è accaduto nelle tre province salentine nei primi nove mesi del 2023.
I dati peggiori giungono da Brindisi che si colloca in 29esima posizione con una incidenza del 35,8 per via dei cinque morti registrati fino a settembre su un totale di 139.532 abitanti. Più defilata la provincia di Lecce al 47° posto con un’incidenza del 28,7, figlia di 7 morti su 244.004. Buone nuove invece arrivano da Taranto che si piazza al 91° posto facendo registrare un’incidenza del 12,3 con due decessi su 161.957 occupati.
Insomma, luci (poche), ombre (tante). Segno inequivocabile che c’è ancora tanto da fare sul piano della sicurezza.