LECCE- Annunciata dal governo come un’azione cruciale per recuperare un miliardo di euro, il taglio delle pensioni d’oro farà risparmiare solo la metà. Nelle tre province salentine, si otterranno economie per 2.563.562 euro. La conferma arriva dall’elaborazione di dati Inps fatta da Infodata e divulgata dal Sole24Ore. Si scopre, così, che in provincia di Lecce le pensioni con un importo superiore ai 4.500 euro rappresentano lo 0,08 per cento del totale. Un taglio medio dell’8 per cento comporterebbe un risparmio annuo di 1.154.027 euro.
In provincia di Brindisi, le pensioni d’oro costituiscono lo 0,09 per cento del totale e la sforbiciata sarebbe di 545.092 euro. Nel Tarantino, invece, l’azione inciderebbe sullo 0,10 per cento delle pensioni e si recupererebbero 864.443 euro. Nel complesso, dunque, è un terzo del totale di 7.748.015 euro che non sarebbero erogati in Puglia. La metà di quell’ammontare riguarda solo la provincia di Bari (3.688.176 euro; Bat: 456.112; Foggia: 1.040.165).
Il taglio colpisce molto poco il Sud, come si vede dalla mappa in cui le zone verdi sono quelle in cui è più bassa la presenza di pensionati che ricevono un assegno mensile superiore ai 4.500 euro. A parte la provincia di Roma, la mannaia colpirebbe soprattutto le regioni del Nord, bacino elettorale della Lega, per niente entusiasta del provvedimento ipotizzato dal vicepremier pentastellato Luigi Di Maio.