LECCE – La classifica annuale sulla qualità della vita del “Sole 24 Ore” è impietosa con il Sud, la Puglia e il Salento che ne escono con le ossa rotte. Lecce, nello specifico, culturalmente se la cava, con non poche contraddizioni però: il numero di laureati è alto, ma non viaggia di pari passo con la percentuale (scarsa) di giovani con un’occupazione. La proposta arriva dritta dritta dall’Università del Salento, nella persona del Professor Angelo Salento, docente di Sociologia economica: “l’università potrebbe fare da pungolo, stimolare la crescita dei vari settori: questo solo se la politica si aprisse maggiormente al dialogo. Del record negativo che colpisce il Sud si parla solo una volta all’anno -aggiunge- in occasione della pubblicazione della classifica. Gli altri 364 giorni, lavorando tutti insieme, si potrebbe invece risalire la china”.
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