LECCE- Pistole, fucili, caricatori per kalashnikov, detonatori, micce , polvere da sparo, gelatina di tritolo, proiettili. Tutto in grande quantità. Un rinvenimento di armi da lasciare sbalorditi quello fatto dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce al comando del capitano Biagio Marro in una masseria alle spalle dell’antica abbazia di Cerrate, nel territorio di Squinzano.
Il proprietario è Giovanni Manzari, 54 anni , arrestato nei giorni scorsi sulla statale Brindisi Lecce con tre chili di hashish a bordo di un’auto. I suoi trascorsi e le sue frequentazioni hanno portato i carabinieri ad approfondire le indagini e a controllare accuratamente il luogo in cui vive: un’enorme masseria isolata, circondata da muretti a secco. È qui che le armi erano nascoste, sotto le pietre. Ogni sito era segnalato da una bottiglia in plastica, o da un pezzo di stoffa, oggetti apparentemente gettati a caso.
Con l’aiuto dei cani antidroga e specializzati nella ricerca di esplosivo a poco a poco le armi sono venute fuori. Ce n’erano anche nel garage e dentro un trattore. Una ricerca che è durata tutta la notte e che ha portato alla luce molto più di un arsenale, quasi un gran bazar delle armi, per tutti i gusti e per qualsiasi richiesta, e soprattutto pronte all’uso, efficientissime e custodite con gran cura, avvolte nel cellophane, poi nella carta oliata e nella stoffa.
Molte delle armi erano state rubate, altre saranno esaminate per capire la provenienza del vero e proprio equipaggiamento da guerra, pericolosissimo: pistole di vario calibro, fucili, caricatori, 70 chili di polvere da lancio, usata per confezionare i proiettili, circa 10 mila quelli che si sarebbero potuti fabbricare, e ancora migliaia di munizioni, un metro e mezzo di miccia, 98 detonatori e 400 grammi di gelatina di tritolo, esplosivo ad alto potenziale fatto brillare dagli artificieri.
