FRANCAVILLA FONTANA (BR) – Ricorso in appello presentato al Tribunale delle Libertà di Lecce. Perchè, secondo la difesa, non sussistono più le condizioni che lo scorso 14 marzo, avevano portato agli arresti domiciliari per Vincenzo Della Corte, medico ed ex sindaco di Francavilla Fontana ma, soprattutto, indagato in concorso con il fratello Luciano per il reato di truffa aggravata ai danni del Sistema Sanitario Nazionale.
Senza entrare nel merito della gravità dell’accusa e delle prove accumulate, i fatti, nati a margine di un servizio di striscia la notizia nella primavera dello scorso anno, sono probabilmente senza precedenti. A dispetto del patteggiamento di Luciano, medico convenzionato e quindi principale indagato, Della Corte è ancora costretto nel suo appartamento di via Cesare Teofilato.
Per ben tre volte in un mese, infatti, all’ex primo cittadino è stata negata la libertà, a dispetto di tre diverse istanze di scarcerazione presentate dagli Avvocati Antonio Andrisano e Gabriele Mirelli.
Secono il GIP Maurizio Saso e secondo i Giudici del Tribunale del Riesame, infatti, persisteva il rischio concreto di inquinamento delle prove. Ora, la difesa torna alla carica. Nel pomeriggio di martedì, gli avvocati di Della Corte si sono appellati nuovamente al tribunale del riesame, sulla base di un convincimento. E cioè che, con il patteggiamento del germano, cui è stata revocata la misura cautelare, il rischio di inquinare le prove per Vincenzo, non sussista più.
Una tesi che poggia su una nutrita giurisprudenza, ma anche su un caso, quello del sindaco medico ai domiciliari da oltre un mese che, dato il reato contestato, non ha probabilmente precedenti nella storia della carcerazione preventiva. Il Comune di Francavilla, ormai da qualche giorno, è ufficialmente commissariato.