Cronaca

Ex inceneritore Saspi interrogazioni e inchieste, ma i rifiuti restano

LECCE- L’inchiesta è aperta ed è sul tavolo del sostituto procuratore Ennio Cillo, ma l’ex-inceneritore SASPI, sulla Lizzanello e Lecce, è ancora una bomba ecologica pronta a scoppiare e i possibili danni alla salute dei residenti sono reali.
Il degrado ambientale nell’area è evidente a tutti: montagne di spazzatura, alcune ricolme di materiali pericolosi, ceneri di cui si ignora la composizione e la provenienza. E così la vicenda è approdata in parlamento con un’interrogazione presentata al Ministro dell’Ambiente da parte di Fratelli d’Italia, seguita da un’ esposto depositato presso la Procura della Repubblica di Lecce. Tiziana Montinari , esponente del partito, firmataria dell’esposto, è stata comunicata la formale apertura dell’inchiesta da parte del procuratore Motta.

In realtà, dicevamo. L’inchiesta già c’è ed è nelle mani dei carabinieri del Noe di Lecce.  L’esposto però aggiunge nuovi elementi sui quali fare chiarezza e che si aggiungono all’esito delle analisi nei pozzi, alle bonifiche che si sarebbero dovute fare,  al contratto che prevedeva che fosse la ditta Saspi da doversi occupare della rimozione dei rifiuti.

Articoli correlati

Finanziamento di 12 milioni in fumo? Manifestazione delle associazioni Pro Nautico di Gallipoli

Redazione

Incendio distrugge officina radiatorista, danni per migliaia di Euro

Redazione

Rapina al Monte dei Paschi, terrore tra i clienti

Redazione

I genitori del ragazzo ucciso: “Per Valentino giustizia, non vendetta”

Redazione

Infortunio sul lavoro, imprenditore a giudizio

Redazione

Maglie-Otranto: si parte a settembre

Redazione