CronacaPolitica

Ilva, la Cassazione: “Il processo resta a Taranto”

TARANTO- Il processo all’Ilva resterà a Taranto e non sarà ‘trasferito’ a Potenza: lo ha deciso la Cassazione. A presentare la richiesta di rimessione ad altra sede, per legittimo sospetto, erano stati i difensori di alcuni dei 52 imputati per disastro ambientale. Il prossimo 16 ottobre riprenderà l’udienza preliminare a Taranto del processo all’Ilva, che era stata sospesa in attesa del verdetto della Suprema Corte . La richiesta era quella di cambiare sede del procedimento

I difensori della famiglia Riva e degli altri imputati chiedevano di spostare il processo da Taranto a Potenza perché, a loro dire, non ci sarebbe stato il clima adatto per elaborare un giudizio sereno. Era stata sollevata anche una questione di tipo procedimentale: tra le parti offese ci sono tutti i cittadini di Taranto. Potenzialmente anche dei giudici.Questa tesi, però, non è stata condivisa dalla Suprema Corte, che ha rigettato l’istanza di rimessione del processo in altra sede.

La decisione della Suprema Corte fa così ripartire l’udienza preliminare che vede imputate 52 persone e 3 società.

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