Cronaca

Corteo antifascista, aperta un’inchiesta: se ne occupa il Procuratore Motta

LECCE- L’inchiesta è aperta e i responsabili degli atti vandalici di sabato saranno individuati. A coordinarla è il Procuratore Capo della Dda Cataldo Motta, informato in tempo reale di tutto quanto accadeva sabato pomeriggio per le strade di Lecce durante il corteo organizzato dal Centro sociale Binario 68 come risposta al raduno nazionale di Casa Pound.
Gli agenti hanno in mano tantissimo materiale: foto e filmati che immortalano il passaggio del corteo, durato diverse ore, in ogni punto della città. I reati commessi sono diversi: gli atti vandalici su muri e arredi urbani, la maggior parte scritte con bombolette spray, lancio di materiale esplodente, fumogeni e bombe carta, senza contare che è vietato manifestare con il volto coperto e armati di spranghe, così come è accaduto.

Il materiale ora va assemblato, esaminato e confrontato: al momento del lancio degli ordigni e delle scritte i manifestanti sono sempre a volto coperto, ma è possibile che in altri momenti della sfilata il loro viso sia invece riconoscibile, e il lavoro degli investigatori ora è questo: confrontare sagome e vestiti, dare un nome ai facinorosi che hanno fatto indignare la città anche per il tenore delle scritte: come quella, discutibile, sui marò.

Circa 30 le persone sulle quali si sta concentrando l’attenzione degli investigatori che mantenendosi nelle retrovie hanno poi materialmente operato.

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Pierpaolo Signore aveva lanciato un appello su Fb: “Inviate immagini che possano essere utili ad identificare gli autori”. E qualcuno ha risposto:

foto1

In questa foto si vede il momento in cui qualcuno scrive sui muri del centro storico di Lecce.

Nelle prossime ore , durante il Consiglio comunale, Pierpaolo Signore presenterà a nome di Fratelli d’Italia un’interrogazione al sindaco per sapere come intende procedere in merito alle responsabilità ed eventuale risarcimento dei danni.

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