Cronaca

La guerra per l’appalto del servizio igiene, nulla di fatto in Commissione Ambiente

LECCE- La posta in gioco è alta: 124 milioni per il servizio igiene pubblica a Lecce per 9 anni. Da due anni, però, va avanti la guerra dei ricorsi tra Monteco srl e il raggruppamento Axa – Ecotecnica. Con il risultato che il porta a porta spinto non viene fatto e non essendoci una raccolta differenziata efficiente i costi sono più alti. La prima battaglia era stata vita dall’Ati Axa Ecotecnica: il Tar ha sentenziato che l’appalto era corretto.

Il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza, escludendo i vincitori della gara, per un certificato mancante, di cui non si era nemmeno parlato in primo grado. La Commissione Ambiente è tornata a riunirsi per fare chiarezza, perché c’è un nuovo ricorso per revocazione, mentre la Monteco chiede al Comune di Lecce di ottemperare all’aggiudicazione provvisoria dell’appalto. Le altre ditte chiedono, invece, di attendere l’esito del nuovo ricorso, visto che, a loro parere, anche l’aggiudicazione provvisoria sarebbe illegittima, perché alla Monteco mancherebbe il certificato che ha determinato la loro estromissione. Quindi, un vortice di ricorsi in cui il Comune di Lecce resta impantanato.

Le ditte escluse dal Consiglio di Stato hanno diffidato il Comune. Nemmeno nella commissione delle scorse ore si è giunti a una soluzione: la responsabile dell’avvocatura, Maria Luisa De Salvo, convocata appositamente, per capire come procedere dal punto di vista legale, ha chiarito, che non è arrivata nessuna richiesta di parere dall’ufficio Ambiente. Probabilmente c’è l’intenzione di attendere la pronuncia dei giudici prima di agire.

Lo stesso assessore Andrea Guido, che pur essendo stato invitato non si è presentato in Commissione, ha dichiarato che è meglio attendere i giudici. L’ufficio Ambiente, però, si è già mosso: il dirigente Fernando Bonocuore ha chiesto un parere legale all’avvocato Andrea Angelelli, che si è espresso a favore delle ditte Axa ed Ecotecnica. Ma dall’impasse non si esce ugualmente: la commissione Ambiente è stata nuovamente rimandata a giovedì per consentire all’avvocatura di studiare bene le carte e il parere richiesto dall’Ufficio ambiente.

Il presidente di Commissione, Gianni Garrisi, vuole tagliare la testa al toro: “Si annulli la gara e si ricominci da zero: così perderemo meno tempo”. Tra carte bollate e ricorsi, l’appalto per lo spazzamento, la raccolta e il trasporto dei rifiuti resta sospeso nell’incertezza. 

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