Politica

Ferrarese vs Enel, fischi e applausi della politica

BRINDISI – Per qualcuno è incoerente, grottesco, teatrale, agisce in modo strumentale e solleva polveroni mediatici. Per altri ha fatto la scelta giusta, il suo dovere, ha agito secondo coscienza per il bene del territorio. Il lui in questione è il Presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, che con la sua giunta ha deliberato la costituzione di parte civile dell’ente nel processo contro Enel e in più ha avanzato richiesta di risarcimento da mezzo miliardo di euro.

Una mossa istituzionale che ha scatenato una tempesta di reazioni: da una parte la corrente ostile al Presidente che vede in prima linea l’Onorevole del Pdl Luigi Vitali. “Ferrarese ha la testa alle prossime elezioni politiche –  commenta Vitali –  e pur di fare il grande salto verso Roma è disposto a passare sul cadavere del suo migliore amico, la stessa Enel a cui fino a ieri ha fatto da referente. Questa è incoerenza – incalza il politico di Francavilla –  il Presidente avrebbe dovuto rinunciare alla sponsorizzazione della società elettrica, ma come al solito pensa di poter fare tutto e il contrario di tutto”.

Dura anche la posizione del Consigliere comunale di ‘Sviluppo e Lavoro’, Giovanni Brigante che parla di “propaganda politica, di una scelta strumentale dal forte impatto mediatico, ma che poco giova al territorio”. Da qui l’invito a Ferrarese ad agire concretamente, piuttosto che lanciarsi in annunci eclatanti.

Per Mauro D’Attis, Capogruppo del Pdl in Comune, la richiesta della Provincia non è soprendente, bensì grottesca. “Mi stupisce da chi e il modo in cui arriva – sottolinea in una nota stampa l’azzurro – è paradossale che ci sia una costituzione contro Enel da parte del Presidente della Provincia e patron della squadra di basket sponsorizzata dall’Enel. E’ il caso di essere seri e smettere di fare teatro –  aggiunge D’Attis che poi si rivolge al Sindaco di Brindisi – sollecitando la costituzione di parte civile del Comune. Non c’è nessun impedimento a tal proposito – spiega il Capogruppo – dal momento che la delibera comunale di rinuncia a contenziosi rispetto ai danni causati dalla centrale vale fino al febbraio 2010″.

Stessa richiesta arriva dai Consiglieri comunali Roberto Fusco e Riccardo Rossi che puntano il dito contro Enel, appoggiando in pieno la scelta di Ferrarese. “Ha fatto il proprio dovere – afferma Rossi – ora invece mi aspetto dei provvedimenti concreti contro l’inquinamento della centrale e nello specifico un intervento del Sindaco di questa città per fermare il carbonile”.

Un pressing che arriva anche dal gruppo consiliare ‘Noi Centro’ e dall’Udc brindisina che definiscono la costituzione a parte civile un obbligo morale nei confronti dei cittadini. “La delibera firmata nel 2010, in maniera politicamente sciagurata – scrive il Commissario cittadino dello Scudo crociato, Giampiero Epifani – non può e non deve essere vincolante per una giunta comunale che ha come primo impegno la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini”.

di Maria Pia Mazzotta

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