Cronaca

Droni “Ufo” sulle nostre teste, arriva la nuova normativa

ORIA- Svelato il mistero dell’Ufo avvistato, sulla sua auto in movimento, dall’ex assessore ai lavori pubblici del Comune di Francavilla Fontana Cosimo “Mimmo” Ammaturo nei cieli di Oria lo scorso martedì, si apre il dibattito sull’opportunità, e anche la reale possibilità, di mandare in giro per i cieli dei centri abitati dei droni radiocomandati.

La storia, che mescola suggestione, fantasie bambinesche dello scrivente e la cruda realtà che, nel 2013, un drone da 450 euro è più credibile di un disco volante, ci riporta infatti con i piedi per terra e, quindi, tra i regolamenti e le leggi della normativa vigente. Il drone “Ufo” avvistato da Ammaturo e altri residenti nei pressi di via Latiano ad Oria è il Dji Phantom, un drone radiocomandato costituito da quattro braccia, con illuminazione sottostante verde e rossa che, quindi, si riflette sul terreno quando è in aria. Il volo, per altro, è anche verticale. Mentre il rumore quasi inesistente.

Tutto combacia, quindi, con la descrizione fornita dall’ex assessore. A segnalare l’esistenza del modellino, il 33enne di Francavilla Fontana Francesco d’Amuri Completino che, su Facebook ha anche postato un video amatoriale, risalente a qualche giorno fa, dove un modello più avanzato del drone visto da Ammaturo sorvola Castello Imperiali di Francavilla per la realizzazione di alcuni filmati a scopo promozionale autorizzati dall’amministrazione Comunale.

Il drone vola all’interno del cortile del maniero e, quindi, in sicurezza. Vien da sé che mandare in aria un modellino radiocomandato in giro per il paese e, quindi, sulle auto o sui passanti, possa risultare tutt’altro che sicuro. Senza addentrarci in quello che è previsto dalla normativa vigente ad oggi, vale la pena rilevare, come fatto dal blogger oritano Franco Arpa, che dal prossimo 14 febbraio i droni saranno soggetti al rispetto del recente Regolamento ENAC, che prevede tutta una serie di obblighi ed autorizzazioni, a seconda del peso del velivolo e dell’uso che ne viene fatto.

In particolare, una delle norme contenute nella prima stesura del regolamento blocca in maniera quasi totalitaria l’utilizzo di questi apparecchi. Gli aeromodelli di peso inferiore a 20 chili, cioè praticamente tutti, non potranno volare oltre i 50 metri di quota. Una soluzione drastica, mirata a limitare l’uso indiscriminato di droni. E anche, a permettere all’ingegner Ammaturo di andarsi a comprare una pizza in santa pace senza sentirsi inseguito da altre forme di vita. Sacrosanto diritto di qualsiasi terrestre. Salento compreso. Resta il polverone che, sui social network, ha sollevato l’avvistamento dell’Ufo.

Oggetto volante non identificato, appunto. Almeno per qualche ora. E no, gli alieni non c’entrano nulla. “Ci mancherebbe pure”, ha scritto qualcuno. Ma che peccato dare per scontato che esista un Inferno, un Paradiso e persino un Limbo, ma non un “Dio” talmente volenteroso da regalare forme di vita anche in altre zone di una galassia infinita e a noi sconosciuta.

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