Cronaca

Dal castello al kartodromo: confiscato il tesoro di Paglialunga

ARADEO (LE) –  Un castello intero, l’ex ‘Casino di caccia Lazzari’, alle porte di Aradeo anche se ricade nel territorio di Cutrofiano. Ma anche altri 19 immobili, 37 terreni, 3 aziende immobiliari e un intero kartodromo: sono i beni confiscati dalla Corte d’Appello a Santo Paglialunga, l’uomo di Aradeo accusato di aver accumulato questo tesoro tramite l’usura.

Insieme ai beni, confiscata anche  una società finanziaria, praticamente una banca, la cassaforte della famiglia Paglialunga. Beni ingentissimi, pari a oltre 8 milioni di euro, a fronte di  dichiarazioni dei redditi sue e della sua famiglia erano quasi da fame: in dieci anni, dal 1996 al 2006, in casa Paglialunga entravano non più di 500 euro al mese, a dar retta ai documenti fiscali.

Stando alle indagini e alle accuse, i tassi applicati ai prestiti arrivavano fino al 60% di interesse. Così decine di piccoli imprenditori, in difficoltà per la crisi, magari e bisognosi di liquidità, andavano a bussare alla finanziaria: firmavano atti di cessione di proprietà e terreni a garanzia del prestito.

Il sequestro risale all’ottobre 2010, diventa confisca in primo il 22 gennaio 2011: ora la Corte d’Appello (Presidente Giacomo Conte, insieme ai Giudici Antonio Del Coco e Cinzia Vergine), ha decretato la confisca definitiva dei beni intestati non solo allo stesso Santo Paglialunga, ma anche ai suoi familiari, i figli e la moglie, nonché al patrimonio che stava nella pancia delle società di famiglia. 8 milioni e 250mila euro, più o meno, che ora passa nella disponibilità dello Stato.

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