Cronaca

Sanitaservice, al via nuovi criteri. Ma i sindacalisti scioperano

BARI- Nuovi criteri per le Sanitaservice pugliesi. La giunta regionale ha dato il via libera al documento destinato a creare fibrillazioni nel settore. Le società in house potranno essere costituite a patto che ci sia invarianza o riduzione dei costi sostenuti da Asl ed enti controllanti.

Avranno una durata decennale e al momento della costituzione andrà presentato il business plan con il quale si potrà dimostrare l’effettivo risparmio che l’azienda sanitaria avrebbe affidando i servizi alla società in house piuttosto che appaltarli a ditte esterne. L’amministratore unico percepirà uno stipendio pari al 70% di quello del direttore generale della Asl o dell’ente controllante e potrà reclutare personale con bando pubblico.

Fin qui il terreno comune.Ma il pomo della discordia è in particolare incentrato su due aspetti: il primo riguarda i servizi affidati alle società in house e il secondo il bilancio.

Quanto ai servizi saranno affidati a Sanitaservice ausiliariato, portierato, pulizia locali, trasporto pazienti dializzati e con 118, sanificazione delle sale operatorie e dei locali, trasporto vaccini sangue Cup e piccola manutenzione. Il punto è che da questo elenco vengono esclusi alcuni servizi che, a detta dei sindacati di base, potrebbero mettere a rischio esternalizzazione molti lavoratori internalizzati. Nella Asl di Lecce, ad esempio, sono stati affidati alla Società in House i servizi informatici, ora esclusi dalle internalizzazioni e che, quindi, potrebbero rimettere sul mercato lavoratori internalizzati ormai da anni.

Altro punto che crea frizioni è la contabilità. Le Sanitaservice dovranno rendere conto trimestralmente dei propri conti al direttore generale della Asl sempre per tenere sotto una certa soglia i costi sostenuti. Ma questo, dicono i sindacati di base, metterà un freno alla possibilità di investire per far crescere la società stessa.

Anche in questo caso, come spesso avvenuto, in realtà i sindacati non la pensano nello stesso modo. I confederali approvano in toto le linee guida messe a punto dalla Regione. Il sindacato di base, invece, annuncia già uno sciopero generale di tutte le Sanitaservice pugliesi per venerdì 13 dicembre. “Si è compiuto un passo indietro clamoroso – dice Gianni Palazzo della Usb – l’intento chiaro è quello di chiuderle non certo di migliorarle”.

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