Politica

Francavilla 2014, ufficiali le primarie meno i candidati

FRANCAVILLA – Alla fine, saranno primarie. Tra falchi, colombe e conigli, alla fine la spunta la linea del Leone che, dopo aver lanciato la proposta, mette tutti d’accordo intorno al tavolo di una riunione pomeridiana nella sede del Pdl Francavillese, chiamato a decidere le modalità per la scelta del candidato sindaco in vista delle amministrative.

Situazione tesa e abbastanza difficile da sbrogliare.

Troppe cordate, all’interno della maggioranza caduta, per puntare con armonia su un nome condiviso. E così, alla fine, è passata la linea tracciata dal maratoneta lo scorso agosto, in una conferenza stampa a sorpresa e, almeno in un primo momento, mal digerita dallo stesso partito che, solo due mesi prima, lo aveva designato come candidato sindaco in pectore.

A sfidare Leone, l’ex vicesindaco Cosimo Bungaro, l’ex assessore al bilancio Romeo Lippolis, il medico Antonio Sgura, il cui sì alle primarie ha, infine, evitato una rottura all’interno di un partito simbolicamente simile ad un allevamento di galli ruspanti.

Ma la competizione, ufficiosamente prevista per novembre, potrebbe attirare anche altre forze. Emerge dal comunicato stampa inviato dal coordinatore del Pdl Luigi Vitali a margine del vertice risolutivo.

“Il Pdl e la ‘Puglia prima di tutto’ di Francavilla Fontana, con atto di responsabilità da parte di tutti ed attaccamento ai rispettivi partiti ed alla città, hanno deciso – si legge nella nota – ricorrere alle primarie di coalizione per l’individuazione del candidato sindaco di centro-destra. Vengono così meno le perplessità di alcuni rappresentanti politici dopo che si è ribadito che le primarie sono uno strumento straordinario e non ordinario per la cultura del centrodestra.

Vitali, inoltre,  e’ stato delegato a trovare le giuste convergenze con il partito de ‘La Destra’ e con tutte quelle forze moderate che pur non riconoscendosi nei partiti tradizionali abbiano avuto convergenze col centrodestra e con i suoi rappresentanti senza mai assumere posizioni di contrapposizione o peggio di delegittimazione verso questo mondo.

Come dire, aperti a molti ma non a tutti. E non si capisce, a questo punto, se l’ex  Antonio Andrisano, ufficialmente in silenzio ma pronto a rientrare nella coalizione partecipando alla competizione, potrà essere della partita. Dubbi anche sulla Destra che, solo qualche settimana fa, aveva osteggiato le primarie, definite una farsa. Ma in realtà, più che una farsa, la competizione interna al Pdl si preannuncia come una guerriglia. Dove tutti i candidati, a suon di aspirazioni, ritengono di poter vincere la battaglia. In fuga, per deformazione professionale, ci è andato Giacomo Leone. Ma alle sue spalle, ci sono atleti che, per l’appuntamento, si allenano da anni.

 

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