RIMINI- Dopo il cappio mediatico esploso per il post pubblicato dal segretario di Rifondazione comunista di Rimini, Paolo Pantaleoni, in cui scriveva: “Ma non è ora che impicchino i marò?”, arrivano le dimissioni.
In questi giorni quella frase ha sollevato un polverone di polemiche. Mondo politico e non hanno urlato allo scandalo e inondato la rete di commenti pieni zeppi della parola “Vergogna!”. Sui social sono nati anche dei gruppi ad hoc. Poi la decisione finale: quella di sollevarsi dal proprio incarico.
“Il mio post sui marò è stato una colossale scemenza -ha scritto Paolo Pantaleoni su Facebook- di cui mi scuso con tutte le persone che ho urtato, ferito ed infastidito. La mia voleva essere una battuta a fronte dei tanti politici che usano parole violente contro i profughi e gli stranieri, ma – ribadisco – è stata una battuta sbagliata e altrettanto violenta. Mi scuso anche con il mio partito, Rifondazione Comunista … sapendo che in questi giorni siamo impegnati a fianco del popolo greco e invece Rifondazione andrà sui giornali per questa mia scemenza. Convinto di tutto questo, rimetto il mio incarico”.