Attualità

In carcere 200 detenuti psichiatrici. Non dovrebbero stare lì. Ma l’alternativa?

LECCE – Quello della gestione dei detenuti con problemi psichiatrici è solo uno dei tanti problemi che affligge le carceri salentine, così come quelle di tutta Italia. A rimarcare la gravità della situazione è ancora una volta il sindacato Osapp al margine di uno sopralluogo delle scorse ore nell’istituto penitenziario leccese. Questo nodo, insieme al giro di droga che persiste dietro le sbarre, rende il lavoro degli agenti di polizia penitenziaria insostenibile: alla carenza di personale – dice Osapp – si aggiunge il vuoto incolmabile lasciato dallo Stato, partendo proprio dalla gestione dei detenuti affetti da disturbi psichici gravi, che in carcere non dovrebbero stare e che a Borgo San Nicola sono duecento.

E allora la domanda sorge spontanea: le residenze sanitarie per l’esecuzione della pena, cosidette REMS – lì dove questi detenuti dal 2016 per Legge, dovrebbero essere allocati e presi in cura mentre scontano la pena – in Puglia e nel Salento che fine hanno fatto?

Da qui l’appello al Governo.

IL SERVIZIO di Erica Fiore:

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