LECCE – Posto fisso di polizia posizionato a presidio dell’area del Pronto soccorso, riorganizzazione per i codici verdi con un pre triage che informi i pazienti sui tempi d’attesa, corsi di formazione per medici ed infermieri in collaborazione con polizia e carabinieri per poter percepire eventuali situazioni di rischio da segnalare alle forze dell’ordine, potenziamento del servizio di vigilanza privata nelle strutture sanitarie, potenziamento del servizio di informazione all’utenza. E’ quanto emerso a margine del Comitato su Ordine e sicurezza pubblica riunitosi nelle scorse ore e convocato dal Prefetto di Lecce Luca Rotondi all’indomani dei due brutali episodi di violenza che si sono verificati all’interno del Pronto soccorso del nosocomio leccese.
Il vertice in Prefettura, a cui hanno preso parte i vertici delle forze dell’ordine del capoluogo, i rappresentanti degli ordini professionali di medici ed infermieri, il direttore del 118 di Lecce Maurizio Scardia ed i rappresentanti di comune e provincia, è stata anche occasione per snocciolare i numeri relativi alle aggressioni. Dieci in tutto quelle denunciate alle forze dell’ordine, ma questo numero non rispecchia la realtà . Sono tanti, infatti, gli episodi di violenza, fisica e verbale, che non vengono segnalati alle forze dell’ordine. Ed è per questo che il presidente dell’ordine dei medici, Donato De Giorgi, invita ad una maggiore collaborazione.
Sulla questione delle aggressioni, inoltre, è intervenuta anche Cgil funzione pubblica, che sottolinea come sia necessario intervenire anche sulla riorganizzazione delle strutture sanitarie presenti sul territorio per scongiurare tutte le situazioni di rischio
