PUGLIA – I dati fanno sostanzialmente il paio con quelli dello scorso anno. E il punto è proprio questo: per migliorare le performance ambientali in Puglia, evidentemente, non è stato fatto abbastanza.
È quanto fotografa il rapporto “Ecosistema Urbano 2022” stilato da Legambiente sui capoluoghi di tutta Italia. La Puglia si piazza, ancora una volta, nella seconda metà della classifica nazionale. Il futuro green è ancora una sfida.
Più nel dettaglio è Taranto la città con la migliore performance ambientale in tutta la regione, collocandosi al 59° posto. Ad incidere il miglioramento registrato nell’uso dei trasporti pubblici.
Lecce, nonostante il dato positivo sulla raccolta differenziata in aumento, perde ben otto posizioni, piazzandosi al 75° posto. Segue Brindisi al 79° posto, Bari all’85° e Foggia al 93° (40,88%). I dati della Bat non sono stati presi in considerazione perché incompleti.
Il report, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE e che incorona Bolzano regina Green, elogia o bacchetta in tutto 105 Comuni capoluogo, sulla base di 18 indicatori suddivisi in 6 aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia. La classifica finale venuta fuori, con dati relativi al 2021, rappresenta la sintesi dell’indagine e si fa anche monito.
In quello che doveva essere l’anno della lenta ripresa post COVID-19 e della messa in campo di interventi concreti, il report fotografa una Puglia “parallizzata”.
Sul tema rifiuti, ad esclusione di Lecce che vede un aumento dal 61,6% al 65%, in tutte le città capoluogo si fa ancora fatica ad attivare correttamente la raccolta differenziata. Dato che incide negativamente su tutti gli altri comuni che subiscono ancora pesanti conferimenti in discariche e soprattutto la mancanza di un numero adeguato di impianti di riciclo su tutto il territorio.
Dati non confortanti, infine, arrivano anche dalla gestione del verde urbano e sul consumo di suolo, dove Bari è maglia nera.
