Attualità

Scambiate in culla 33 anni fa, la Regione non va in appello: 1 milione di euro alle vittime

BARI – Non ci sarà un tentativo di vincere in appello. La condanna in primo grado è “difficilmente censurabile”. Così la Regione Puglia ha deciso di arrivare ad un accordo bonario e risarcire per 1milione 114mila euro Antonella, scambiata nella culla il giorno in cui è nata.

Una storia incredibile, accaduta 33 anni fa nell’ospedale di Canosa, nella Bat.

Il 22 giugno del 1989 Antonella e Lorena nacquero a mezzora di distanza, entrambe da parto cesareo. Antonella era la famiglia di Caterina e Lorena la figlia di Loreta. Ma Antonella tornò a casa con la mamma sbagliata, mentre Caterina portò con sé Lorena.

Nessuno ha mai saputo niente, o per lo meno non ci sono prove per capire se qualche operatore sanitario dell’ospedale di qualcosa si accorse ma non parlò. Ventitré anni dopo, una foto su Facebook, vista per caso, insospettì Caterina al punto tale che iniziò a voler capire perché quella ragazza, nata nello stesso giorno di sua figlia, somigliasse così tanto a loro.

I test del dna hanno confermato l’atroce sospetto: Antonella era compatibile al 99,9% con Caterina e suo marito.

La causa civile ha fatto il suo corso – quella penale non è ancora conclusa – condannando l’ospedale e la Asl e, quindi, la Regione Puglia a risarcire le vittime di questa storia per 3 milioni di euro. Dopo tentativi di conciliazione si è arrivati a scrivere la parola fine, almeno per Antonella. La Regione, ammettendo l’impossibilità di appigli in appello, ha accettato la transazione bonaria che hanno proposto i legali delle vittime al solo fine – si legge – “di chiudere definitivamente questa triste vicenda, riducendo del 50% gli interessi maturati sulle somme riconosciute dal Tribunale di Trani a titolo di risarcimento de danno”. Ad Antonella andranno 500mila euro per la vita che non ha mai vissuto, ai genitori 215mila euro ciascuno e al fratello 81mila euro.

Quello che non si saprà mai, è cosa è realmente successo quel giorno di 33 anni fa.

 

Articoli correlati

Ilva, riprende la trattativa. Di Maio: “Lavoro e ambiente”. Emiliano: “Taranto può contare su di lui”

Redazione

Maxi ordine di camici mai arrivati nel Lazio: indagata società tarantina

Redazione

Oltre 250 strutture ricettive non censite: a Porto Cesareo è caccia agli evasori

Redazione

Nessun appello dall’Avvocatura Generale: l’amministrazione Cacciapaglia è legittima

Redazione

RFI, collegamento stazione di Brindisi e Aeroporto: progetto da oltre 100mln

Redazione

Alle 21.30 un nuovo appuntamento con Controvento

Redazione