SALVE – Poco prima delle 4 del mattino, a dare l’allarme è stato il sindaco, che ha chiamato il suo vice dicendogli che dalle finestre di casa sua usciva un denso fumo nero. Qualcuno, nella notte, è entrato nell’abitazione di Giovanni Lecci, vicesindaco e assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici del Comune di Salve, e ha appiccato il fuoco.
La casa è in via Fratelli Cairoli, al primo piano di un antico palazzotto. I malviventi hanno ruotato le telecamere di videosorveglianza orientandole verso l’alto, sono entrati dal portone e hanno fatto prima visita all’abitazione al piano terra, in cui vive la zia di Lecci, mettendo tutto a soqquadro; poi sono saliti e hanno appiccato il fuoco all’interno dell’appartamento in cui vivono il vicesindaco, la moglie e i due figli. Nessuno era in casa, poiché erano nella residenza al mare. Mezza abitazione è andata distrutta a causa del fuoco e della fuliggine.
Lecci è certo che questo atto vile sia legato alla sua attività amministrativa. “È un momento rovente e non solo per le temperature” ha commentato ai nostri microfoni “ma io non mi piego e vado avanti per fare rispettare la legalità”. Poi si è commosso pensando ai suoi figli, che devono subire, loro malgrado, gli effetti del suo lavoro, che hanno scatenato una o più mani criminali. Il riferimento al momento caldo è a una serie di azioni con cui l’amministrazione di Salve sta stoppando attività abusive sulle spiagge e non solo.
Il sindaco Francesco Villanova ha urlato con forza: “Sono vicino all’amico Gianni, colonna portante e stella polare della mia amministrazione! Andremo avanti e siamo tutti con lui, tutta Salve è con lui. I nostri cittadini sono onesti, se chi ha agito è di Salve se ne vada dal nostro paese!”
Le indagini sono affidate ai carabinieri.