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Mobbing, stalking e violenza. Crescono le denunce, anche nei palazzi della Regione

BARI – Nel 2020 sono stati 2.349 i nuovi accessi ai Centri antiviolenza pugliesi; 290 in più dell’anno precedente. E’ quasi sempre il partner o l’ex partner, l’autore della violenza. Sono i dati che ci raccontano come il fenomeno sia in continua crescita.

La violenza prevalente è quella psicologica (44,9%), seguita da quella fisica (40,7%) e dallo stalking (6,4%). Il 68% delle donne si era già rivolto ai centri antiviolenza, il 39,3% ha poi denunciato.

Di questo si è parlato in Consiglio regionale per celebrare la Giornata contro la violenza sulle donne. Un problema che, a sorpresa, è stato detto, investe anche gli stessi palazzi della Regione: 85 casi sono stati registrati nei palazzi della giunta, 69 sono donne e 16 uomini. Nel palazzo del Consiglio i casi sono 13, 11 donne e 2 uomini.

Si denuncia di tutto: in giunta prevalgono le avance, gli apprezzamenti pesanti, il linguaggio scurrile ma in entrambi luoghi si parla anche di mobbing, stalking e comportamenti sessuali più pesanti. “Cosa hai provato?” è stato chiesto. La risposta: senso di impotenza, rabbia, desiderio di fuga.

Le conseguenze? Ansia, insicurezza, deterioramento de rapporto. Il 40% dei casi del Consiglio ricorso allo psicologo, il 31% alle cure farmacologiche. Solo il 23% dei casi in Consiglio ha denunciato a forze dell’ordine e sindacati, dato che scende al 9% in giunta. E quando è stato chiesto, invece, perché si è scelto di non denunciare. La risposta è stata “per evitare problemi sul lavoro“.

“Ho dato indirizzo – ha commentato il governatore Michele Emiliano – di dar vita ad un rafforzamento degli uffici che si occupano del clima e del benessere organizzativo. Serve qualche tecnico che di fronte a conflitti molto gravi, riesca a mediarlo tra superiori e dipendenti e tra i nostri dipendenti”.

I dati sono arrivati nel giorno della presentazione di due campagne di comunicazione contro la violenza volute dalla Presidenza del Consiglio e dall’Assessorato al Welfare. La prima, “Pari Pari – Parità la vittoria più bella” coinvolgerà i ragazzi sui social. Saranno autori, attraverso un contest, della campagna ufficiale che sarà poi adottata dal Consiglio regionale; “Si costruiscono le basi del futuro – ha detto la presidente del Consiglio, Loredana Capone – facendo riflettere i ragazzi ed educandoli al rispetto dell’altra persona, di qualunque genere essa sia”. l’altra promossa dall’assessorato al Welfare distribuirà in 1300 farmacie dispender e tessere con il 1522, il numero utile per chiedere aiuto 7 giorni su 7, 24 ore su 24. “Il problema è come l’uomo intende la donna e la poca autonomia della stessa – ha commentato l’assessore al Welfare Rosa Barone – ecco perché è molto importante l’aspetto del Reddito di Dignità. Abbiamo voluto prevedere l’accesso dedicato ad una parte di questo, alle donne vittime di violenza”.

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