Cronaca

Reddito di cittadinanza anche a sette mafiosi: centinaia di denunce a Lecce e Taranto

LECCE- Quasi tre milioni di euro intascati dai furbetti del reddito di cittadinanza nelle sole province di Lecce e Taranto e tra i percettori spuntano anche le famiglie di sette leccesi già condannati per associazione di stampo mafioso. All’indomani dell’operazione in cinque regioni del sud Italia, emergono i dettagli per ogni provincia.

A Lecce, le somme indebitamente percepite ammontano a 1.553.976 euro. I controlli svolti dai carabinieri del Comando Provinciale e dal Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno coperto un arco temporale da maggio a ottobre e hanno riguardato 23 comuni (Surbo; Lizzanello; Monteroni di Lecce; Presicce – Acquarica; Gagliano del Capo; Specchia; Matino; Parabita; Aradeo; Sogliano Cavour; Cutrofiano; Seclì; Martano; Scorrano; Trepuzzi; Campi Salentina; Carmiano; Martignano; Caprarica di Lecce; Castrì di Lecce; Calimera; Poggiardo; Collepasso). Al setaccio sono stati passati i redditi di quasi 5mila famiglie, il 57,11 per cento del totale degli 8.507 nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza. Rilevate 337 irregolarità e denunciate 228 persone, di cui 97 gravate da precedenti penali per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di stupefacenti e, come detto, sette già condannati per mafia e di cui i coniugi hanno omesso di indicare lo stato di detenzione. Alcuni di loro sono stati arrestati nelle operazioni Terre d’Acaya, confluita poi nella Network sulle estorsioni ai lidi del litorale adriatico; nell’operazione Augusta contro il clan Rizzo di Lecce; nell’operazione Eclissi sulla gestione dei manifesti elettorali per le amministrative del 2012 a Lecce e sul traffico di droga in città.

Non c’è, dunque, solo il caso del residente di Collepasso che ha indicato nel proprio nucleo familiare sei minori stranieri mai censiti in quel comune e non avendo con loro alcun vincolo di parentela, percependo indebitamente il reddito di cittadinanza per oltre 23.000 euro. Sempre a Collepasso, c’è la coppia che ha “dimenticato” di dichiarare di convivere e inserito nelle rispettive attestazioni familiari residenti in Germania, riuscendo così a intascare 34mila euro. A Parabita un cittadino ha omesso di comunicare all’Inps di essere ai domiciliari così come ha fatto un altro cittadino di Aradeo, tra l’altro intestatario di una grossa imbarcazione da diporto. A percepire il reddito anche cinque senegalesi risultati irreperibili nel Comune di Monteroni, luogo di residenza dichiarato.

A Taranto, l’ammontare dei redditi intascati senza titolo è di 1.414.468 euro. 231 i denunciati, di cui 79 stranieri. I controlli hanno riguardato i Comuni di Taranto (frazione di Talsano), Statte, San Giorgio Jonico, Montemesola, Ginosa, Avetrana e Manduria. Tra i denunciati, anche un 71enne disoccupato che ha incassato 14.400 euro ma è risultato proprietario, assieme alla moglie ed al figlio conviventi, di una moto e di ben 17 autovetture, tra cui una BMW, 1 Mini Cooper, 3 Jeep, 2 Smart e una Kawasaki Ninja. E poi una donna di Talsano che ha percepito il sussidio nonostante fosse titolare di redditi pari a oltre 300mila euro.

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