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Superati i 5 milioni di vaccini in Puglia, ma c’è chi si oppone alle dosi ai minori

LECCE- Cresce la quota di vaccinati in Puglia ma avanzano anche i contagi. È un’estate in chiaro-scuro sul fronte Covid. La giornata segna il superamento di 5 milioni di vaccini somministrati nella regione sino ad oggi, dunque il 98.3 per cento delle dosi consegnate dal Commissario nazionale per l’emergenza. Un quinto dei vaccinati è nel Leccese. Ed è questa la provincia che desta più preoccupazioni anche per l’andamento dei contagi: l’ultimo bollettino dice che, a fronte di 14.240 tamponi, sono emersi 316 nuovi casi di positività al Covid. Di questi, 82 in provincia di Lecce; 57, invece, nel Tarantino; 27 in provincia di Brindisi, 35 in provincia di Bari, 80 nella provincia BAT, 23 in provincia di Foggia. 9 i casi di residenti fuori regione, 3 i casi di provincia di residenza non nota. Sono 3.652 i casi attualmente positivi in tutta la regione.

E’ stato registrato un decesso in provincia di Bari, ma a Copertino, nella giornata di lunedì, è morto un 48enne che aveva rifiutato le cure: ha accusato un arresto cardiaco indotto da una grave forma di broncopolmonite causata dal virus. L’uomo, un commerciante ambulante senegalese, lo scorso 2 agosto era stato ricoverato ma poi aveva deciso di rientrare nel casolare di campagna a Monteroni per la quarantena. Purtroppo, le sue condizioni si sono aggravate. In isolamento, la moglie e i figli.

Nel frattempo, è corsa alle vaccinazioni: in tanti non trovano posto negli hub di Lecce e dintorni e sono costretti a dirottare verso quelli meno affollati, come Gagliano del Capo o Spongano. C’è però chi si oppone alla decisione dell’assessore regionale al ramo, Pier Luigi Lopalco, di voler vaccinare in blocco i minori tra i 12 e i 18 anni, a partire dal prossimo 23 agosto. A schierarsi contro è l’Associazione “Colibrì” Puglia di Nardò, che ha lamentato che la convocazione delle classi negli hub vaccinali si stia avendo “senza una adeguata campagna di informazione per le famiglie, in merito alla sicurezza e all’ efficacia del farmaco, di fatto sperimentale fino al 2023 e soprattutto in relazione agli eventi avversi che già in varie parti del mondo si sono verificati numerosi. Siamo in presenza – rimarcano da Colibrì – non di vaccini tradizionali, ma di terapie sperimentali delle quali non si conosce la reale efficacia e i relativi margini di sicurezza. In ogni caso ad oggi si può dire di conoscerne alcuni effetti in termini di reazioni avverse a breve termine, anche molto gravi, o, addirittura, letali”. Si accusa la Regione di voler procedere, dunque, ad una “sperimentazione di massa” alla cieca e si chiede di fare dietrofront, sospendendo la campagna vaccinale per gli under18 “se non in presenza di indicazioni specifiche per singoli casi, in attesa che la comunità scientifica disponga di dati sufficienti a sciogliere i dubbi legati agli eventi avversi”.

 

 

 

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