SALENTO-La campagna vaccinale a domicilio per gli ultraottantenni è cominciata, come previsto, ma si muove a rilento. I primi anziani raggiunti in casa dall’equipe medica sono stati quelli di Taranto. A Lecce e Brindisi si dovrà ancora aspettare perché le dosi non bastano, ma si spera di poterle reperire nelle prossime ore. Quelle attualmente disponibili devono infatti essere impiegate per il richiamo della prima dose, già somministrata agli anziani che hanno raggiunto gli ambulatori a partire dal 22 febbraio scorso. I medici di base dovrebbero somministrare il Moderna: l’unico vaccino ad oggi maneggiabile e conservabile dai medici di famiglia. Le forniture, però, sono esigue: il rischio rallentamento era già previsto. In Puglia sono 31mila gli over 80 che hanno ricevuto la seconda dose e che quindi hanno completato il ciclo.
Mentre per le altre categorie sono 503.332 le dosi somministrate a fronte di 581.545 consegnate, pari all’86,6 per cento. Le categorie del personale scolastico e le forze armate, vaccinate con Astrazenica, sono state quasi del tutto completate. Sono cominciate a Bari le prime somministrazioni in carcere per il personale e i detenuti. Nella Asl Lecce sono state somministrate 16.000 prime dosi di Astrazeneca nel personale scolastico, in queste ore si sta procedendo alla vaccinazione dell’ultima scuola superiore. Nelle Forze dell’ordine sono state somministrate 2000 prime dosi di Astrazeneca; la vaccinazione della Polizia penitenziaria è cominciata e proseguirà nei prossimi giorni. Sempre nei prossimi giorni sarà vaccinato il personale universitario, circa 1000 persone in tutto.
I primi effetti del vaccino si vedono: “E’ crollato – dichiara l’assessore Lopalco- il numero di casi fra gli operatori sanitari e gli ultra 80enni, che per la prima volta sono inferiori a quelli registrati nelle fasce di età più giovani”. La settimana si è aperta con una nuova consegna di 79.560 dosi del vaccino Pfizer.
