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Serie D, al Taranto il derby contro il Nardò: rossoblu in testa

NARDO’ – Si tinge di rossoblu il derby della nona giornata di campionato di Serie D tra Nardò e Taranto. Nel turno infrasettimanale giocato ieri, allo stadio ‘Giovanni Paolo II’ il protagonista è Matute che risolve la disputa in favore degli jonici, proiettandoli al primo posto della classifica.

Intensa la gara che si sblocca al 18’: brutta disattenzione difensiva dei granata, ne approfitta un super Falcone che innesca la ripartenza ospite, tiro di Abayian che si vede respinta la conclusione da Milli, ma sulla ribattuta il più lesto di tutto è Matute che dal limite dell’area non perdona. Primo tempo di chiaro predominio da parte degli uomini di mister Laterza, anche se nel finale di prima frazione il Nardò prova una reazione ma di fronte di trova un super Sposito che dice di no prima a Sepe poi a Stranieri.

Nella ripresa mister Danucci prova a caricare il pacchetto offensivo passando a quattro punte. La mossa però non paga e l’occasione più ghiotta per il Nardò arriva solo in pieno recupero: conclusione da distanza ravvicinata di Granado, ma Sposito abbassa la saracinesca e e blinda i tre punti per il Taranto.

Finisce, così, 0-1: il Nardò si ferma, così, dopo cinque risultati utili di fila, mentre il Taranto spicca il volo, agganciando in vetta alla classifica Casarano e Sorrento.

TABELLINO

NARDÒ 4231: Milli; De Giorgi, Stranieri, Sepe, Cancelli; Scialpi (46’ Valzano), Mengoli (54’ Granado); Massari (46’ Potenza), Caputo, Gallo (54’ Palazzo); Törnros. Panchina: Mirarco, Romeo, Zappacosta, Lezzi, Politi. All. Danucci.

TARANTO 433: Sposito; Boccia, Guastamacchia, Gomzalez, Caldore; Matute (53’ Guaita), Marsili, Marino; Mastromonaco, Abayian (90’+8’ Serafino), Falcone (89’ Santarpia). Panchina: Ciezkowsky, Shehu, Marrazzo, Ferrara, Cannizzaro, Calemme. All. Laterza.

ARBITRO: Luca De Angeli di Milano. Assistenti: Luca Gibin di Chioggia e Daniele Sbardella di Belluno.

AMMONITI: Marino, Abayian, Boccia (T).

NOTE: Angoli 3-2.

RETI: 19’ Matute (T)

G. Serafino

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