Cronaca

Padre orco, dall’incesto nacque una bambina: pena dimezzata

LECCE – Trent’anni, la stessa pena prevista per un omicidio. A tanto era stato condannato il “padre orco” processato per aver violentato per anni la figlia piccola, che per quelle violenze è rimasta incinta due volte. In una circostanza, l’uomo la costrinse ad abortire, la seconda volta venne alla luce una bambina. Ora, in Appello, la pena è stata ridotta a 17 anni. Abusi sessuali tra le mura di casa, in un comune del sud Salento, sulla figlia che all’epoca dei fatti era una bambina. Violenze incestuose andate avanti per 15 anni, dal 1995 al 2010, arrivate poi finalmente all’attenzione dei magistrati leccesi e culminate nell’arresto del 53enne. Proprio la vittima, giunta all’età di 20 anni, insieme all’attuale compagno, trovò il coraggio di denunciare l’incubo. La ragazza ora vive fuori, si è allontanata dai luoghi dell’orrore.

E nel registro degli indagati è stata iscritta anche la madre, per favoreggiamento, perché secondo il magistrato non poteva non sapere. E perché pare che lei stessa accompagnò la figlia in ospedale per l’interruzione di gravidanza. La condanna a 30 anni era esattamente quanto era stato chiesto dal pm.

Per i giudici dell’Appello, è intervenuta la prescrizione sugli episodi di violenza contestati realtivi al periodo fino al 2008. Per questo la pena è stata quasi dimezzata.

La ragazza vittima degli indicibili abusi si è costituita parte civile, insieme alla figlia. Per loro una provvisionale da 100mila euro ciascuno, più il risarcimento. Questa è stata confermata. Entrambe sono rappresentate dall’avvocato Erlene Galasso.

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