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Nuovo ospedale Taranto, sarà la Corte di Giustizia Europea a decidere chi lo costruirà

TARANTO – Sarà la Corte di Giustizia UE a stabilire chi dovrà costruire il nuovo Ospedale di Taranto. Con dispositivo di sentenza pubblicato nella giornata di ieri, la Terza Sezione del Consiglio di Stato ha deciso gli appelli proposti dai raggruppamenti primo e secondo classificati, nonché da Invitalia, la Stazione Appaltante cui era stato delegato dalla Asl l’espletamento della procedura di gara. La sentenza di primo grado, pronunciata dal TAR Lecce lo scorso autunno, aveva accolto sia il ricorso proposto dal secondo classificato (il raggruppamento tra le imprese Consorzio Research, Cisa e Cobar), difeso in giudizio dagli Avv.ti Pietro e Luigi Quinto e dall’Avv. Michele Dionigi, sia il ricorso incidentale del primo classificato (il raggruppamento Debar, COM, Edil Co, CN Costruzioni Generali), difeso dagli Avv.ti Francesco Paolo Bello, Giuseppe Macchione, Giovanni Nardelli, Saverio Sticchi Damiani e Fabio Cintioli.

La decisione d’appello conferma l’accoglimento, seppur con diversa motivazione, del ricorso proposto dalla seconda classificata, mentre con riferimento alla impugnativa incidentale, in accoglimento dell’eccezione preliminare sollevata dagli Avv.ti Quinto e Dionigi, il Consiglio di Stato ha rimesso la decisione alla Corte di Giusitizia al fine di verificare la compatibilità della disciplina del subappalto con il diritto dell’Unione Europea.

I tempi per la realizzazione del nosocomio San Cataldo di Taranto, quindi, si allungano. La decisione del Giudice eurounitario è infatti attesa nell’arco di un anno.

L’importo dei lavori è di oltre 150 milioni di euro con tempi di realizzazione che oscillano tra due e tre anni. L’ospedale è destinato a servire l’intera area jonica con la previsione di 715 posti letto, dislocati in sei blocchi principali (quattro livelli in elevazione e due seminterrati), un’elisuperficie, con ampia sistemazione a verde.

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