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Amianto, due comitati contro: “Se vuole, il comune può fermare impianto”

CAVALLINO- Non potevano non provocare una reazione le parole scritte dal sindaco di Cavallino, Bruno Ciccarese, dopo il vertice tra i sindaci vicini decisi a bloccare l’impianto sperimentale di trattamento dell’amianto. A prendere posizione sono i due comitati per la salvaguardia della salute e dell’ambiente di Cavallino-Castromediano e di Lizzanello-Merine.

“Concordiamo con il sindaco quando dice che nessun impianto simile deve essere fatto sul nostro territorio ma dissentiamo completamente su tutte le sue altre dichiarazioni”, dice il primo. Per il secondo, non c’è bisogno di aspettare il risultato della conferenza dei servizi in Provincia, perché “con il dovuto rispetto – rimarca il presidente Raffaele Corvino – basterebbe che l’amministrazione di Ciccarese annullasse la richiesta della SCIA con una motivazione chiara e politicamente convinta che punti all’unico obiettivo ragionevole: la salvaguardia della salute di tutti i cittadini e dell’Ambiente che ci circonda”.

Il comitato cavallinese attacca: a fronte di quella semplice Scia, l’amministrazione è rimasta “sempre in silenzio e senza attivare le procedure ordinarie per ottenere le autorizzazioni necessarie alla stessa realizzazione, quale appunto quella ambientale prevista per gli impianti sperimentali per cui è stato attivato solo ex post un procedimento dinanzi alla provincia. Soltanto in quella sede sono emerse criticità e mancanze di un impianto che però è già stato realizzato prima che qualcuno dicesse a quali condizioni”. Si invita il sindaco a partecipare alle conferenze dei servizi perché, rilancia il comitato cavallinese, “così sarebbe più chiaro anche per lui che l’impianto in discussione non è allestito “in un piccolo container”, come afferma ma si tratta di un vero e proprio impianto industriale seppur di dimensioni ridotte e non e’ assolutamente vero che avra’ durata di un solo anno perche’ la durata massima nelle autorizzazioni del Ministero e’ prevista a per 24 mesi di attivita’ senza che venga specificato peraltro se c’e’ la possibilita di chiedere deroghe e senza fare cenno alcuno sullo smantellamento successivo”. Anche da Lizzanello si rincara la dose contro il Comune vicino: “Si ricordi – scrivono – che questo Comitato lotterà con tutte le proprie forze affinché nessun altro impianto nasca nel circondario di Cavallino”.

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