Cronaca

L’addio al Maestro Ugo Malecore

LECCE  –   Un fascio di rose rosse e un lungo applauso. Lecce saluta così il Maestro Ugo Malecore, mani d’artista che ha saputo dare volto ed espressione all’argilla. Nella Chiesa del Buon Consiglio in via Rubichi, la mestizia e la consapevolezza di aver perduto un punto di riferimento, emblema della città, che è entrata appieno con tutta la sua espressività nelle statue delle sue madonne, dei suoi santi, crocefissi e natività,  la via crucis della Chiesa di S.Filippo Smaldone.

Una storia di arte, lunga 92 anni, coltivata in famiglia assieme al fratello Antonio, cartapestaio, alimentato nella bottega dello zio Giuseppe. Di lui però, del Maestro Ugo rimane il segno, indelebile…

E’ a lui che Lecce si è rivolta anche per omaggiare un altro figlio, Vittorio Bodini. E’ stato proprio il Maestro Malecore, infatti, a plasmare l’altorilievo sulla sua tomba. Ora il pensiero è a come custodire, valorizzare, non disperdere la bellezza dei segni lasciati in eredità al Salento.

Per lui, Maestro prima sui banchi fino al 1982, poi in laboratorio, quello di piazzetta Longobardi, ma anche Maestro di socialità tra la gente, Lecce inizia a pensare che la storia non possa finire oggi.

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