Attualità

Xylella, il primo olio da ulivi resistenti riaccende la speranza

LECCE – Il clima favorevole ha consentito una molitura anticipata e così da Gagliano del Capo la lotta anti-xyella dà i suoi primi risultati ed è subito esultanza. A riaccendere concretamente la speranza è il primo olio ottenuto dalle olive raccolte dagli ulivi immunizzati dalla Xylella, che ad oggi ha devastato 21 milioni di piante.

A darne notizia è Coldiretti in occasione della spremitura delle prime olive ottenute grazie all’innesto di piante malate con varietà resistenti di Leccino che dopo tre anni sono tornate a produrre nel Salento, previsamente a Gagliano del Capo.

Ad oggi il danno stimato, provocato dal batterio killer, supera un miliardo di euro.

La prima spremitura di olive ha aperto idealmente la raccolta di olive in tutta la Puglia, dove si produce oltre la metà dell’ olio Made in Italy, con la produzione regionale di extravergine stimata nel 2019 in aumento del 70-80% . Un segnale positivo, dopo il drastico crollo registrato l’anno scorso a causa delle calamità, con una ripresa straordinaria delle aree di Bari, BAT e Foggia con quantità tornate nella media e qualità eccellente, ottime performance di Taranto e Brindisi al netto degli ulivi improduttivi per la Xylella, con un aumento produttivo che oscilla a macchia di leopardo tra il 40 ed il 60%. Incontrovertibile, invece, appare lo scenario produttivo a Lecce, dove si stima un calo del 90-95% rispetto alle medie storiche, perché sia nell’area Ionica che nell’Adriatica la produzione di cellina e ogliarola è azzerata e – riferisce Coldiretti – risultano produttive solo le piante di leccino.

A causa della Xylella fastidiosa sono andate perse quasi 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 73% della produzione di olio di oliva nell’ ultimo anno.

La richiesta principale, rilanciata più volte da associazioni e agricoltori, è quella di semplificare l’iter dei reimpianti, con una strategia condivisa tra governo e unione europea per far fronte alla strage che dall’autunno 2013 ha segnato il destino di queste terre. Destino che non si può e non si deve accettare.

Articoli correlati

Borsa frigo off limits sotto l’ombra dei lidi, Adoc: “divieti illegali, segnalate”

Redazione

Olivicoltura: innovazione e acqua, ecco le ricette anti xylella

Redazione

Caos strisce blu al Fazzi, “dipendenti senza parcheggio. Presto sit-in”

Redazione

Fiera di Natale, il sindaco incontra i commercianti: tra 24 ore la decisione

Redazione

No ai negozi aperti per le feste, i sindacati fanno fronte comune

Redazione

Ex Ilva, Di Maio a Taranto: no immunità penale. E chiede chiarimenti sui 1.400 in cassa integrazione

Redazione