LECCE- Non solo mimose, ma anche un momento di riflessione per parlare di violenza di genere, di denunce, di donne maltrattate. Di questo e tanto altro si è infatti discusso nel corso del convegno dell’8 marzo presso l’Aula della Corte d’Appello di Lecce. Tra i presenti anche la giornalista Maria de Giovanni, nonché autrice di due libri, in cui pagina dopo pagina non smette di dar forza sia a lei sia a chi la circonda. Ma non solo, come lei stessa invita le donne vittime di violenza a denunciare, anche lei lo fa per accendere i riflettori sugli ostacoli quotidiani, come quello di questa mattina: “Quando mi sono giunta al tribunale -afferma- ho chiesto la possibilità di entrare con la mia macchina, avendo un pass- per disabili, ma l’addetto alla sicurezza mi ha risposto che non ci sono posti auto per disabili e che potevo parcheggiare alle spalle. Morale della favola anche stavolta ho dovuto fare i salti mortali per arrivare a destinazione. Sola, al primo piano, Aula Magna con due scaloni per accedere alla tavolata, in carrozzina ci si va a peso, VERGOGNA LECCE. VERGOGNATEVI istituzioni”.