Attualità

Carcere, poliziotti ridotti del 20 per cento. Penitenziaria avanti tra le difficoltà

LECCE- Avanti, nonostante tutto. Nonostante le carenze di organico salite al 20 per cento negli ultimi anni. Nonostante un carico di lavoro che continua a farsi più pesante, fronteggiato più con il fare squadra che con un aiuto dalle istituzioni, “che spesso ci hanno lasciato soli”, dice Riccardo Secci, il comandante che presiede la Polizia Penitenziaria nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce. Lo dice nel giorno in cui si celebrano i 201 anni dalla fondazione del corpo, nel teatro della casa circondariale.

Tanto da fare in quello che è in fondo un altro paese attaccato alla città: a fine 2017 si contavano 950 ospiti, di cui 170 stranieri, soprattutto provenienti da Africa e Balcani. 517 i nuovi reclusi nel corso dell’anno. A ciò si sono aggiunti i 20 posti in più dell’articolazione destinata alla custodia di soggetti mentalmente semi-infermi. I 200 posti che saranno attivati nei prossimi mesi con il nuovo padiglione fanno temere difficoltà ulteriori e ci si aspetta un consistente ingresso di nuovo personale per fronteggiare il lavoro, che è già delicato.

Sono 29 i suicidi scongiurati lo scorso anno dai poliziotti della penitenziaria, alle prese con quasi un’azione violenta al giorno nel carcere leccese. Sono stati, infatti, 291 i deferimenti all’Autorità giudiziaria per varie ipotesi di reato connesse a comportamenti criminosi e violenti posti in essere dai detenuti. Tredici reclusi sono stati denunciati per traffico di droga all’interno del penitenziario, con relativi sei arresti nei confronti di cinque persone già dietro le sbarre e una proveniente dall’esterno.

Nell’ultimo anno, “sono stati gestiti all’interno dell’istituto anche soggetti legati al fenomeno del terrorismo interno di matrice eversiva” e questo ha reso il tutto più gravoso. Eppure, c’è anche dell’altro. Con un banchetto all’esterno del penitenziario, il sindacato Osapp ha voluto denunciare le assurdità quotidiane: un corpo senza personale adeguato e pure senza uniformi, rattoppate e scolorite, segno, a loro dire, di una disattenzione nei loro confronti.

Per il prossimo anno, è attesa anche l’attivazione dell’ex carcere minorile che sarà destinato alla custodia di persone in semilibertà e custodia attenuata.

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