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Lizzanello, nel centro abitato spunta il maxi palo di un’antenna: i cittadini insorgono

LECCE – Nell’occhio del ciclone un’antenna di 4 metri e mezzo che si erge su un palo metallico alto 24 metri in pieno centro abitato, a Merine, frazione di Lizzanello. Un vero e proprio colpo d’occhio che ha scatenato l’indignazione dei residenti, allarmati dall’eventuale impatto delle radiazioni.

L’impianto wireless è inferiore ai 5 watt ed è stato realizzato previa autorizzazione, ottenuta con procedura semplificata: dunque passando solo dagli uffici tecnici, senza alcuna comunicazione ufficiale al sindaco Fulvio Pedone. Iter, questo, previsto dalla Legge.

Il Comune, dal canto suo, può solo preventivamente dotarsi di un apposito regolamento, così come l’amministrazione di Lizzanello ha fatto già nel 2015 proprio in materia di campi elettromagnetici.

“Il punto è -spiega il sindaco Fulvio Pedone- che l’antenna in questione sorge su una proprietà privata e stiamo procedendo alle opportune verifiche del regolamento per caprire se ci sono gli estremi per dichiarare l’impianto incompatibile poiché irrispettoso delle regole sancite dal Comune 12 anni fa”. Il regolamento infatti parla chiaro: all’art. 6, comma 1, si legge: ” Ai fini della localizzazione delle stazioni radio base sul territorio comunale, le aree compatibili, in cui sono ammesse nuove stazioni radio base, sono individuate in quelle corrispondenti alle zone esterne al perimetro del centro abitato … e a condizione che siano messi in opera tutti gli accorgimenti tali da ridurre il più possibile l’impatto sul paesaggio”.

L’antenna in questione è stata impiantata dalla SiTower srl su un’area di proprietà della TE.COS srl: il contratto di locazione è della durata di nove anni per un canone annuo pari ad 4.800,00 euro.

“E’ intenzione di questa amministrazione -aggiunge il primo cittadino- fare rispettare il regolamento in vigore e, vista la situazione, integrarlo impedendo la possibilità di impiantare su suolo privato qualsivoglia tipo di impianto, al fine di evitare ulteriori speculazioni sul territorio comunale”.

Intanto Pedone rassicura che dal punto di vista dell’inquinamento elettromagnetico si tratta di un impianto di accesso internet a basso wattaggio, sottoposto a verifica post-attivazione da parte di ARPA Puglia per il rilascio della certificazione di conformità. Dunque, sul fronte salute, tutto sotto controllo.

Se l’impianto, dopo le opportune verifiche del regolamento, dovesse comunque risultare in contrasto con quest’ultimo, potrebbe anche essere smontato. In quel caso sarebbero gli uffici tecnici a rispondere del danno arrecato alla società SiTower: una svista, dunque, che potrebbe costare cara.

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