CronacaPolitica

Inchiesta alloggi popolari, il Centrodestra si stringe a corte. L’opposizione: “non eravamo visionari”

LECCE- Sono 46 gli avvisi di garanzia notificati dai militari del Nucleo di Polizia tributaria delle Fiamme Gialle a partire da lunedì pomeriggio. L’attenzione degli inquirenti continua a focalizzarsi sulla faccenda di assegnazione degli alLoggi popolari a Lecce.

Ad Ottobre infatti erano stati già richiesti al giudice per le indagini preliminari, Giovanni Gallo, ulteriori sei mesi di tempo allo scopo di verificare se ci sia stato o meno il coinvolgimento del fronte politico sul caso delle assegnazioni delle case in questione, in zona Stadio. Scandenza dunque in Aprile.

Un’inchiesta che vedrebbe nel mirino anche il sindaco Paolo Perrone e l’ex Primo Cittadino Adriana Poli Bortone. Nel lungo elenco anche: l’On Roberto Marti; gli assessori Nunzia Brandi e Damiano D’Autilia. E ancora, due segretari comunali: Domenico Maresca e Vincenzo Specchia; il capo di Gabinetto Maria Luisa De Salvo ed altri dipendenti a Palazzo Carafa. Le accuse ipotizzate sono: abuso d’ufficio, omissione in atti d’ufficio, falso ideologico e invasione di edifici.

Sulla faccenda il Centro Destra si stringe a corte, dichiarandosi fiducioso nella giustizia e del lavoro della Magistratura. Per il Segretario provinciale di Area Popolare Luigi Mazzeise qualcuno ha sbagliato è certamente giusto che paghi. Per il momento però inutile fare un processo alle intenzioni, auspichiamo anche un atteggiamento rispettoso dell’opposizione lontano dalle speculazioni“. A chiudersi nel silenzio sulla vicenda è il Coordinatore provinciale Cor Antonio Gabellone, che per il momento sceglie di non rilasciare dichiarazioni.

Sull’altro fronte prudente e conciso il Segretario provinciale Pd Salvatore Piconese :”la Magistratura svolgerà il suo ruolo, saprà fare chiarezza. Non c’è altro da aggiungere“. Per il Capogruppo Udc Luigi Melicabisogna avere pazienza fino a chiusura indagini per vederci chiaro. Lo ha detto il Prefetto– incalza- proprio nella zona di alloggi sotto accusa c’è un’altissima percentuale di votanti a destra. Sarà forse un caso?Una casualità– chiosa- che lascia molto pensare e che sarebbe meglio risolvere prima delle urne”.

Per chi la battaglia l’ha intrapresa in prima fila, ossia l’Onorevole Antonio Rotundo, presentando un esposto congiunto alla magistratura insieme a Marra e Bellanova nel Marzo 2012, “la citta deve poter capire se dietro al diritto ad una casa sia stata celata una colossale operazione politica“. “È la conferma che non eravamo visionari già 5 anni fa– continua Rotundo- adesso spetta alla legge fare chiarezza. Ci auguriamo che la faccenda rappresenti un monito in vista delle urne a Lecce: anche nel 2012 la graduatoria fu stilata dopo le elezioni. Sarebbe il caso di invertire la rotta: sarebbe questa una vera garanzia di trasparenza“. A buoni intenditor, poche parole.

E.Fio

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