Politica

Pressing Pd su Emiliano: “Ci valorizzi in Giunta”. Segreteria leccese criticata: “Troppe correnti”

LECCE- La segreteria del Pd si è riunita in serata per un primo esame sulle regionali: la prossima settimana toccherà alla direzione. I vertici del partito provinciale sono convinti che a Lecce scatterà il terzo seggio, perché c’è stato un errore nel conteggio. Ad ogni modo c’è la certezza che Loredana Capone, anche se resterà fuori dal Consiglio Regionale, sarà ripescata da Emiliano ed entrerà a far parte della sua giunta, probabilmente ancora una volta allo Sviluppo economico o alle Pari opportunità. Siccome la vicepresidenza tocca a Negro (perché dovrà onorare gli accordi con gli alleati), per Abaterusso e Blasi la strada diventa tutta in salita. Il Pd guidato da Piconese non ha intenzione di fare una richiesta precisa a Emiliano, ma chiederà che la performance elettorale venga premiata con due assessori.

«Abbiamo ottenuto il miglior risultato in Puglia: il partito ha fatto bene – ha dichiarato Salvatore Piconese – Emiliano non può ignorarlo». È difficile, però, che il nuovo governatore conceda a Blasi di entrare nella sua giunta, anche se il gruppo di quest’ultimo rivendica almeno l’assessorato alla Cultura. Intanto, la segreteria leccese viene presa di mira dalla maggioranza, che si è rafforzata grazie al risultato elettorale: secondo Rortundo, il partito è in balia delle correnti e il segretario dovrebbe dimettersi. Atteggiamento critico anche da parte della presidente del partito, Paola Povero, che ha voluto esprimere durante questa segreteria le sue perplessità: «È stata una vittoria dei candidati, non del partito. Bisogna riorganizzarsi. Il partito non c’è stato».

Piconese schiva le critiche e cerca di valorizzare gli aspetti positivi, negando anche la compattezza della segreteria su Abaterusso: «Non è vero che tutti i vertici hanno supportato un solo candidato: ci siamo divisi su più candidati». Nella prossima direzione la vera resa dei conti, con una minoranza agguerritissima. Il segretario, inoltre, ha affrontato anche il tema dell’inchiesta giudiziaria sulle case popolari: «Gli assessori dovrebbero dimettersi perché hanno ruoli istituzionali, anche se sono garantista, Torricelli no». Eppure, anche Torricelli ha un ruolo istituzionale: è vice presidente del Consiglio Comunale.

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