Cronaca

“Da qua te ne devi andare!”, minacce tra pastori: denunciati tre fratelli. Nove le vittime

PORTO CESAREO- Con frasi come “Da qua te ne devi andare! Non devi venire più, altrimenti ti faccio vedere io: prendo una mazza e ti spacco la testa e le gambe!” minacciavano i “colleghi” pastori perché lasciassero a loro i terreni su cui lavorare. Per questo tre fratelli sono stati denunciati ed è stato loro vietato avvicinarsi alle vittime. I fatti si sono svolti a Porto Cesareo.

I carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia di Campi Salentina hanno proceduto alla notifica della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese nei confronti di tre fratelli, tutti pastori, di cui uno noto per reati legati alle armi. I tre vivono insieme in una masseria tra Porto Cesareo e Nardò, tra le località “Chiusurelle” e “Chiodi”.

Il reato contestato è l’estorsione aggravata in concorso. Secondo le indagini, i tre fratelli, con reiterati comportamenti minacciosi e percosse, a partire dalla seconda metà del 2013 fino ad oggi, hanno dissuaso proprietari, conduttori, usuari (tra cui anche altri pastori) dei terreni circostanti ai loro, dal lavorarli e dal frequentarli. Nove sono le persone offese, almeno quelle che hanno deciso di denunciare o collaborare con la giustizia.

In un caso i tre hanno detto alla vittima intenta a lavorare i propri campi: “Non sapete con chi avete a che fare! Vi dobbiamo mettere in condizione di vendere le terre perché qua non avrete più pace!”. E poi ancora: “Io ci metto poco a spaccarti la testa, a romperti le ossa, a rovinarti la vita!”.

In questo caso la vittima è stata presa per le braccia e sollevata da terra. Per finire con la minacce di morte, con tanto di frustino girato intorno al collo di una vittima, oppure mimando con la mano una pistola. Ad un altro malcapitato la minaccia di raggiungerlo in azienda per ucciderlo. Non è stato facile per i carabinieri vincere la paura, far coalizzare le vittime e quindi spingerle a collaborare.

Scrive il GIP dott. Brancato, che ha emesso l’Ordinanza su richiesta del PM Giuseppe Capoccia: “Può dirsi accertato un quadro di sottomissione e sopraffazione nel quale le vittime hanno abbandonato i terreni di cui sono legittimi proprietari o possessori pur di evitare problemi con i predetti indagati, consentendo loro di trarre maggior profitto, facendo pascolare il loro gregge che così può fruire in via esclusiva della vegetazione rigogliosa e non sfruttata di quei fondi”.  L’Ordinanza è stata notificata anche alle vittime, chiamate ancora una volta a collaborare in caso di reiterazione delle minacce.

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