COLLEPASSO – Nell’aprile del 2021, un ragazzo di 30 anni Luca Sedile di Collepasso, aveva perso la vita restando schiacciato da un camion, mentre era occupato nei lavori di realizzazione di una piscina interrata nei pressi di Galatina. Si è ora chiusa l’inchiesta con la richiesta di archiviazione per il collega della vittima che era alla guida del camion. Risponderanno invece di omicidio colposo il datore di lavoro, un 27enne di Nardò, la proprietaria dell’immobile, una donna di 43 anni residente a Civitavecchia e, con il progettista un 67enne di Aradeo, anche dell’assenza del permesso a costruire. Secondo le indagini il titolare della ditta per cui lavorava la vittima non aveva comunicato l’assunzione degli operai coinvolti nel sinistro, nei registri obbligatori, non avrebbe provveduto alla formazione sui rischi specifici e sulle normative di sicurezza e sulle procedure che riguardano il primo soccorso. La titolare della villa invece non avrebbe verificato l’idoneità tecnico professionale dell’impresa che non è risultata essere abilitata a eseguire lavori specializzati come appunto quelli che erano in fase di realizzazione.
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