BARI- Vendola usa gli ex Pd per evitare il crollo elettorale della Lista che fu già Sel ma principalmente vuole fare un fronte anti democratici ed anti Emiliano sedendo al fianco dell’assessore Minervini che ufficializza la sua candidatura nella Lista “Noi a sinistra per la Puglia”.
La spinta di Michele Emiliano per lasciare alle spalle eventuali insuccessi della giunta di Nichi sta creando non pochi dissapori con questo ma anche con quella parte del partito democratico che si vede attaccato dai giudizi del cosiddetto “Sindaco di Puglia”. L’azzeramento di quanto fatto nei dieci anni di governo regionale, del candidato del centro sinistra, potrebbe esser definita una sorta di azione di un gruppo di “ricostruttori” di una credibilità, sempre secondo Emiliano, a rischio urne.
L’annuncio dell’assunzione della delega alla sanità, in caso di sua elezione, potrebbe determinare un’altra emorragia interna proprio da parte dell’ultimo dei 5 assessori della salute pubblica e , dopo Minervini , forse via dalla lista PD anche Donato Pentassuglia. Per il vice capogruppo di F.i., Saverio Congedo,” l’autoproclamazione ad assessore alla sanità non sarebbe per un fine migliorativo ma, evidentemente, con l’intento di fare indebite pressioni tra gli operatori e lucrare candidature nelle sue liste” ma Emiliano non cede di un passo e apre le “sagre” nella salentina Brindisi. Nel Salento non si placa lo scontro tra la segreteria provinciale di Lecce ed i rottamatori renziani. Per il segretario Piconese il sottrarsi alla campagna elettorale da parte dei cosiddetti under 40 non agevolerà un vero confronto e, provocatoriamente , chiede la candidatura del capogruppo PD del comune di Lecce per esser , necessariamente, al servizio del Partito. Foresio per ora dice: No, grazie
