LECCE- Dopo una requisitoria di cinque ore, la pm Elsa Valeria Mignone ha invocato oggi la pena a sei anni di reclusione per Flavio Fasano, ex assessore provinciale ai lavori pubblici ed ex sindaco di Gallipoli. Le accuse a suo carico sono di turbativa d’asta, rivelazione ed utilizzo del segreto d’ufficio, falso, corruzione, concussione ed abuso d’ufficio. Gli si contestano operazioni clientelari e falsi nella gestione della cartellonistica stradale, nella trasformazione in struttura turistica della sede dell’istituto Nautico di Gallipoli e nell’assunzione di un dipendente nel ruolo di dirigente presso il Comune di Parabita.
La pm ha anche chiesto la condanna a due anni e mezzo per l’imprenditore Gino Siciliano, di Salve, ex amministratore della Lupiae Servizi, e per Giovanni La Gioia, di Trepuzzi. Un anno e quattro mesi, invece, per Michele Patano, di Triggiano, come direttore del Cotup, e sei mesi per Michela Corsi, di Roma, funzionaria dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici. La sentenza dei giudici è prevista per il 20 maggio.