Cronaca

In cella ha perso oltre 60 chili, Vadacca ottiene i domiciliari

LECCE-  Dalla cella ai domiciliari. Preoccupano le condizioni di salute di Davide Vadacca, 32enne leccese, finito in carcere a seguito dell’Operazione Reset nell’ottobre 2014, con l’accusa di aver fatto parte dell’organizzazione mafiosa capeggiata da Roberto Nisi.

Dal giorno in cui mise piede in cella, quando pesava 132 chili, è andato incontro a un calo fisico rapido e particolarmente vistoso. Ha perso oltre 60 chili. Nella relazione del medico legale Roberto Vaglio e dello specialista in Igiene mentale e Criminologia Mariangela Pascali, il detenuto è descritto “sottopeso, con un grave deperimento organico e debolezza”. Il rischio è che sia affetto da una patologia a cui ancora non si riesce a dare un nome o una spiegazione, visto che Vadacca non ha mai manifestato stati di inappetenza.

“Le sue condizioni di salute sono particolarmente gravi e non risultano compatibili con il regime carcerario”, si legge nell’ordinanza odierna. Da qui la decisione del Gup Simona Panzera su istanza degli avvocati difensori Cristiano Solinas e Francesca Conte, di concedere a Vadacca, indagato anche nell’ultima operazione Eclissi, gli arresti domiciliari.

Articoli correlati

900 grammi di marijuana nel garage: scatta il sequestro nella zona 167

Redazione

Abbandona bebè in Ospedale dopo il parto

Redazione

Giornata mondiale per l’aborto libero, donne in presidio al Vito Fazzi

Redazione

Brindisi pronta ad accogliere altri 195 migranti: nuovo sbarco previsto per domattina

Redazione

Quattro chili di datteri di mare abbandonati in un secchio, scatta il sequestro

Redazione

1 novembre senz’auto: strade off limits e navette gratis

Redazione