LECCE-Entro settembre 2015 dovrebbero essere completati i lavori di recupero dell’anfiteatro, all’interno del parco archeologico Rudiae, cominciati a settembre del 2014 e ripresi a novembre, ma le scoperte non finiscono: un’importante statua togata di marmo è venuta alla luce, insieme a reperti ceramici e monete di bronzo.
Il reperto che gli studiosi stanno ancora esaminando rappresenta un personaggio illustre, forse un magistrato o un membro della famiglia imperiale. I lavori diretti dagli architetti Roberto Bozza ed Enrico Ampolo, con direzione scientifica della Soprintendenza archeologica e la collaborazione dell’Università del Salento, fanno capo al settore Lavori Pubblici del Comune di Lecce.
Il progetto comunale, che punta a portare alla luce le vestigia dell’area gladiatoria, è stato finanziato con un milione di euro nell’ambito del Programma operativo interregionale. Lecce sta ridando luce alla sua storia e quest’area potrà diventare un’importante attrazione turistico-culturale. Nel quadro delle ricerche archeologiche nel Salento queste notevoli scoperte testimoniano la ricchezza del sottosuolo di Rudiae e l’importanza dell’insediamento antico come attrattore culturale e paesaggistico su cui investire risorse per nuovi processi di promozione e fruizione. I lavori vengono svolti attraverso l’utilizzo di metodologie innovative di indagine, documentazione e comunicazione come rilievi fotogrammetrici da drone e con laser scanner, ricostruzioni tridimensionali e piattaforme GIS curate dalla società di servizi archeologici A.R.Va srl, che lavora in sinergia con la ditta appaltatrice Nicolì srl, permettendo di ottimizzare i tempi e individuare rapidamente i reperti.
