Politica

Pagliaro nel rush finale: “Ogni voto può cambiare il Salento e la Puglia”

La vicinanza alla gente, l’ascolto dei problemi reali, il contatto con il territorio. É da qui che nasce la buona politica, quella che si costruisce passo dopo passo, guardando le persone negli occhi. È questa la politica che il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro ha scelto e vissuto fino all’ultimo giorno di campagna elettorale. “Per la gente, con la gente e tra la gente”. Non uno slogan, ma la sua bussola.
 Una bussola che lo ha guidato lungo le 72 tappe di “Ama la tua terra come te stesso”, il tour che ha attraversato tutto il Salento restituendo un messaggio forte: dopo vent’anni di cattiva gestione regionale da parte del centrosinistra, la gente chiede ascolto, presenza, risposte. Nelle ultime due tappe, questa vicinanza è stata ancora più evidente.

A Ruffano, l’abbraccio con gli amministratori: l’ex sindaco Antonio Cavallo e il vice Franco De Vitis, il coordinatore cittadino Luigi Elia, gli ex assessori Angela Rita Bruno e Claudio Sparascio. Poi gli amici. Elvia De Benedetto, Pasquale Toma, e tanti altri simpatizzanti. Un appuntamento che ha segnato un momento di confronto sincero. Il consigliere 
Pagliaro ha raccontato il suo lavoro di questi cinque anni caratterizzato da ispezioni negli ospedali, interrogazioni, audizioni, proposte di legge. Ma ha ricordato soprattutto il suo impegno di sempre, più di trent’anni da imprenditore ed editore televisivo, nato da un’idea semplice e profonda: l’amore per il Salento, per la sua terra e per la sua gente.

Ha parlato dei sit-in accanto ai cittadini, della sua militanza fatta di concretezza e valori, e del collasso della sanità pubblica: pronto soccorso al limite, ambulanze senza medici, condizioni “indegne” per fragili e anziani.
 Ha denunciato concorsi clientelari, sprechi, emergenza idrica, spesa farmaceutica fuori controllo, appalti discutibili e un esodo sanitario che costringe troppi salentini a curarsi lontano da casa.
Criticità che – ha sottolineato – “si estendono a settori chiave come l’agricoltura, sempre più in sofferenza, e un territorio svenduto a impianti eolici e fotovoltaici senza una vera pianificazione regionale”.

Ad Ugento, il tono si è fatto ancora più diretto. Davanti a amministratori e sostenitori (dal coordinatore cittadino Graziano Greco ai consiglieri Ezio Garzia e Tiziano Esposito, dall’ex sindaco Eugenio Ozza fino agli assessori Alessio Meli e Vincenzo Ozza), Paolo Pagliaro ha denunciato liste d’attesa paralizzate e disparità negli investimenti, come la vicenda della TAC usata destinata all’ospedale di Galatina.
Pagliaro ha puntato il dito contro l’“ipocrisia” del centrosinistra e ha acceso i riflettori sulla discarica Burgesi: un tema che non riguarda solo Ugento, ma un’area molto più vasta, perché le falde coinvolgono tutto il territorio salentino.
Ha definito “atroce” il dato dei tumori nella provincia, denunciando anni di silenzi e omissioni nei dossier ambientali più importanti da parte del governo regionale di Niki Vendola e Michele Emiliano.

Ma la battaglia cardine resta una: la Regione Salento. Un progetto identitario, storico, politico, che Pagliaro porta avanti da sempre e che ha trovato piena casa nel partito di Giorgia Meloni. La premier è la prima firmataria della legge scritta da Pagliaro con Edmondo Cirielli: un disegno che riparte dalla gloriosa Terra d’Otranto. La Regione Salento, denuncia da sempre Pagliaro – è una regione mai nata e cancellata con un accordo politico subito dopo l’Unità d’Italia. 
Non a caso, in questi giorni, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia ha fatto tappa a Otranto, culla di quella storia. Un semplice caffè con amici e sostenitori si è trasformato in un momento intenso di confronto sul futuro del Salento.
 Tra sorrisi, strette di mano e racconti,

Paolo Pagliaro ha ripercorso anni di battaglie concrete. Ha rilanciato l’urgenza di una gestione moderna della sanità e di uno sviluppo sostenibile che protegga il paesaggio e valorizzi le eccellenze del territorio.
 E ha lanciato un appello chiaro: partecipare al voto, non cedere alla rassegnazione, restituire al Salento centralità e dignità. “Peggio di così non si può andare – ha detto – ma possiamo rialzarci solo ritrovando orgoglio, voce e amore per la nostra terra”.

A Taviano, poi, l’inaugurazione del comitato elettorale è diventata l’ennesima occasione di incontro e mobilitazione. Accanto a Pagliaro, i sostenitori di sempre: Tiziano Belloni, Rudy Manni, e tanti amici che chiedono un cambiamento concreto dopo vent’anni di malgoverno.
 Il suo invito è stato diretto: “Non restate a casa. Ogni voto conta. L’astensionismo è il vero rischio per il nostro futuro”.

E questo percorso, iniziato con la gente, tra la gente e per la gente, si chiude nello stesso modo.
 Questa sera, al Mercato delle Idee di Muro Leccese, con amministratori, amici e tanti cittadini, si terrà l’ultimo appuntamento di questa campagna. Sul palco, insieme al consigliere Paolo Pagliaro, ci saranno il sindaco Antonio Lorenzo Donno, il sindaco Giovanni Casarano, il deputato Saverio Congedo, il deputato Antonio Gabellone e l’europarlamentare Francesco Ventola.

Una chiusura nella sua terra, come è sempre stato.
Perché la politica, per Pagliaro, resta una sola cosa: un servizio fatto con amore, coraggio e verità. Sempre dalla parte del Salento.

Articoli correlati

Regionali, affluenza flop: alle 23 solo il 29,45%, quasi 10 punti in meno rispetto al 2020

Redazione

Regionali Puglia, affluenza in calo: alle 19 ha votato il 23,58%

Redazione

Regionali, affluenza a mezzogiorno in calo: 8,53 %. I quattro competitor hanno votato questa mattina

Erica Fiore

Elezioni regionali, domani e lunedì oltre 3,5 milioni di pugliesi chiamati alle urne

Redazione

Avs: Torsello in campo per “ambiente e sanità”

Redazione

Avanti Popolari, in campo Sandro Leone per “la sicurezza e l’agricoltura”

Redazione