Magia e stupore nel basso Salento, precisamente a Gagliano del Capo, un borgo che oramai si è trasformato in un rifugio sospeso, dove migliaia di rondini si radunano sui tetti e tra i vicoli prima di spiccare il volo verso l’Africa. Un fenomeno naturale che incanta i residenti, richiama i visitatori e regala al cielo un’anima in movimento.
In questo borgo, tra i vicoli stretti e le case antiche, trovano rifugio fino a 50mila esemplari. Uno spettacolo che al tramonto, ma non solo, trasforma il cielo in un immenso palcoscenico naturale: stormi compatti che volteggiano, si inseguono, disegnano geometrie invisibili nell’aria. Una danza che affascina i residenti e incuriosisce i visitatori, tanto da essere ormai diventata anche un’attrazione turistica.
La scelta di Gagliano non è casuale: con la progressiva scomparsa dei canneti naturali, le rondini hanno trovato nei centri storici rifugio sicuro dai predatori. I muri di pietra e i vicoli silenziosi diventano allora alleati preziosi, luoghi protetti dove accumulare energie prima della traversata che le porterà dall’altra parte del Mediterraneo.
Oltre allo stupore, c’è un valore profondo: le rondini sono sentinelle dell’ambiente. La loro presenza racconta di un ecosistema ancora vivo, ma anche fragile. Non a caso, la perdita di habitat naturali e l’uso intensivo di pesticidi ne minacciano la sopravvivenza. Vederle radunarsi in massa, dunque, è sì uno spettacolo turistico, ma soprattutto un monito: proteggere le rondini significa proteggere la biodiversità e, in fondo, anche noi stessi.