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A Galatone è “guerra” per la Casa del commiato

GALATONE – Per usufruire della casa del Commiato a Galatone bisogna rivolgersi ad una specifica agenzia di Pompe Funebri e questo perchè la casa e l’agenzia in questione hanno il titolare in comune. Per le altre agenzie concorrenti l’accesso al servizio è negato, in barba a quanto stabilito in sede di concessione nel novembre del 2021.

È quanto, in sintesi, è stato denunciato presso i carabinieri dal titolare di un’agenzia di pompe funebri concorrente e ai cui clienti è stato negato l’accesso alla struttura per l’ultimo saluto al proprio caro defunto. Il titolare in questione, stanco dei dinieghi e assistito dall’avvocato Roberto De Mitri Aymone, ha raggiunto i carabinieri per sporgere denuncia e mettere nero su bianco quanto sta accadendo.

Eppure, si diceva, l’autorizzazione comunale che ha consentito che l’immobile diventasse una casa del commiato parlava chiaro: “la struttura – si legge nell’atto autorizzativo – deve essere fruibile da chiunque ne faccia richiesta, senza discriminazione di alcun tipo in ordine all’accesso“. Anche il Comune è stato messo al corrente della reiterata violazione e in risposta a maggio ha fatto sapere di aver diffidato nuovamente il gestore.

Le ipotesi di reato che potrebbero configurarsi sono di interruzione di pubblico servizio, turbamento di un servizio funebre e turbata libertà dell’industria e del Commercio. Per questo la società, assistita dall’avvocato De Mitri Aymone, non intende arrendersi, considerato il danno economico derivante dall’impossibilità di usufruire della struttura.

 

 

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