Mentre la premier Giorgia Meloni, di ritorno da Washington per i colloqui sull’Ucraina, si concede una pausa di qualche giorno in Valle d’Itria con la famiglia, entro fine agosto si attende il vertice dei leader del centrodestra per trovare la quadra sulle regionali. In Puglia, Forza Italia ha scoperto già da tempo il suo nome: quello del coordinatore regionale del partito Mauro D’Attis, anche se non sarebbero tramontate le ipotesi Andrea Caroppo e Vito De Palma. Dal vertice romano di coalizione potrebbero venire fuori altri profili per la candidatura a governatore del centrodestra, da contrapporre ad Antonio Decaro, ormai ad un passo dall’ufficializzazione dopo il riavvicinamento con Michele Emiliano. La “missione disgelo” partita dalla segretaria dem Elly Schlein e affidata alla mediazione del suo braccio destro Igor Taruffi, ha riportato al dialogo i due contendenti e alimenta un cauto ottimismo per una soluzione autonoma in tempi rapidi, senza più bisogno di interventi da Roma. Per il momento, bocche cucite per non rischiare di far crollare un equilibrio ancora precario. La discesa in campo di Decaro resta subordinata al passo di lato di Emiliano, che dovrebbe rinunciare a candidarsi come consigliere regionale in cambio di un assessorato esterno nella futura giunta Decaro o di un altro incarico di prestigio, in attesa che le politiche 2027 gli aprano le porte del Parlamento. Da Antonio Decaro non si prescinde: questo il punto fermo che trapela da fonti del Nazareno, che confermerebbero la data del 23 novembre per la chiamata alle urne.
post successivo