C’è anche mons. Angelo Raffaele Panzetta tra gli arcivescovi metropoliti che ha ricevuto dalle mani di Papa Leone XIV il pallio, durante la solenne celebrazione nella Basilica di San Pietro in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo.
Il pallio è un paramento liturgico riservato agli arcivescovi metropoliti, ovvero quei presuli a capo di una metropolia, una provincia ecclesiastica che comprende la diocesi principale e le diocesi suffraganee ad essa legate. Nel caso di mons. Panzetta, il paramento, quindi, simboleggia non solo la sua autorità sulla Chiesa di Lecce, ma anche il vincolo di comunione e responsabilità che lo unisce alle altre diocesi di Brindisi-Ostuni, Nardò-Gallipoli, Otranto e Ugento-S. Maria di Leuca.
Questo paramento, una fascia di lana bianca intrecciata come un abbraccio, richiama la pecorella smarrita, portata con tenerezza sulle spalle del Buon Pastore. È un segno eloquente della cura pastorale e dell’amore con cui l’arcivescovo guida il proprio gregge, in profonda comunione con il Successore di Pietro.
Con mons. Panzetta, sono stati 54 i metropoliti da ogni parte del mondo a ricevere questo simbolo di comunione e missione, quattro dei quali italiani, a testimonianza dell’universalità della Chiesa e della vicinanza con Roma.
A San Pietro, una delegazione di sacerdoti leccesi e di fedeli ha portato la voce e il cuore della diocesi, accompagnando con la preghiera questo momento di grazia.
Ora l’attenzione si sposta a Lecce, dove venerdì 11 luglio, alle ore 20, in Piazza Duomo, mons. Panzetta presiederà la solenne celebrazione di presa di possesso canonico, aprendo ufficialmente il suo ministero episcopale. A precedere questo importante momento, che rappresenta non solo un nuovo inizio, ma anche una promessa di fedeltà, servizio e speranza per tutta la comunità ecclesiale della metropolia leccese, il saluto delle autorità in Piazza Sant’Oronzo.
