Se da un lato il report divulgato dalla questura di Lecce, e che raccoglie i dati relativi agli interventi di polizia e carabinieri, evidenzia un significativo incremento delle attività legate alla prevenzione e repressione della violenza di genere nella provincia, dall’altro significa che le donne hanno iniziato a fidarsi di più delle forze dell’ordine e a credere nella giustizia. Dal confronto dei dati tra i periodi gennaio-ottobre 2023 e 2024, in provincia di Lecce emerge un netto aumento dei reati riconducibili al “Codice Rosso” (violenza domestica e di genere, fino all’omicidio): da 140 a 399 le segnalazioni giunte in quest’anno. Anche gli arresti e le denunce sono aumentati rispettivamente da 18 a 47 e da 109 a 276. In crescita pure l’uso di braccialetti elettronici per il divieto di dimora o di avvicinamento alla vittima (da 8 a 11), e gli ammonimenti del Questore, passati da 10 a 108. Tra questi, quelli legati alla violenza domestica sono schizzati da 4 a 75, complice la Direttiva 814/2024 della Procura di Lecce, che ha intensificato gli strumenti di contrasto alla violenza. Un’importante iniziativa di supporto è rappresentata dal “Protocollo Zeus Finis-Terrae”, siglato nel 2023, che offre percorsi di consapevolezza ai destinatari di ammonimenti per atti persecutori e violenza domestica, contribuendo alla riduzione della recidiva. In concomitanza con la campagna permanente della Polizia di Stato “Questo non è amore”, la Questura ha intensificato le attività di sensibilizzazione con convegni e la presenza del camper della campagna nelle piazze di Lecce. Un impegno concreto per prevenire e combattere un fenomeno in costante aumento.
